Papa Francesco I a Firenze nel 2015
Papa Francesco I sarà a Firenze nell’autunno 2015. Poco più di due anni. La conferma arriva dal vescovo di Fiesole Mario Meini, a margine di un incontro con i confratelli della Misericordia di Fiesole, due ore dopo l’elezione a papa del cardinale Jorge Mario Borgoglio.
Papa Bergoglio a Firenze, è una speranza?
“E’ qualcosa di più. Una certezza. A Firenze a metà di questo decennio è previsto il Convegno nazionale della Cei. L’anno scorso è stato fatto a Verona, in precedenza a Palermo. Questa volta toccherà all’Italia centrale ed è stato scelto Firenze come sede”
Quando?
Non ho la data esatta sotto mano, ma mi pare proprio ottobre 2015. In occasioni come quella c’è sempre il Papa che viene al convegno dei cattolici italiani.
Magari farà tappa a Fiesole, dove c’è una chiesa intitolata a San Francesco
Questo mi sembra davvero prematuro
Perché secondo lei ha scelto il nome Francesco?
E’ sicuramente un messaggio di umiltà che indica il desiderio di stare in mezzo alla gente. Ma c’è un altro riferimento.
Quale?
San Francesco Javier, Saverio come lo abbiamo italianizzato, gesuita anche lui come il nuovo papa. È stato il grande evangelizzatore dell’Asia. E’ arrivato in Giappone, è arrivato vicino alla Cina. Lo chiamavano l’evangelizzatore delle Indie, quelle asiatiche.
Un occhio attento all’Asia dunque?
All’Asia e all’annuncio del Vangelo. Intanto si è presentato stasera come vescovo di Roma, dicendo alla folla “evangelizziamo insieme questa nostra bella città”. Nel suo nome, oltre all’indubbio riferimento a San Francesco d’Assisi, non scarterei il un richiamo a san Francesco Saverio.
Il cardinale Bergoglio eletto papa. Era un nome su cui lei aveva fatto qualche ipotesi?
Non ho pensato a lui ma sinceramente non ho pensato neppure ad altri
Neppure al cardinale di Firenze Giuseppe Betori?
Per scherzo e per affetto l’unico al quale ho detto qualcosa è stato proprio lui. Quando stava partendo l’ho salutato dicendo: “ Vai a Roma. Se a Firenze fanno il tifo per la Fiorentina, noi faremo il tifo per te”.
Cosa le ha risposto Betori?
Sorridendo mi ha detto: ”Figuriamoci”
Quindi nessun pronostico?
Per il resto io mi sono imposto, anche nei conclavi precedenti, di non fare il “totopapa”. Chiunque venga – mi sono detto – è il vescovo di Roma e il successore di Pietro. Piuttosto quello che ho colto questa volta – e la cosa mi ha fatto un piacere immenso – è che c’era ugualmente l’attesa per un papa americano o asiatico, europeo o italiano. Non importava la provenienza. Ormai c’è una mentalità ampia nella grande famiglia della Chiesa.
Monsignor Meini, lei è vescovo di Fiesole. Sotto la sua giurisdizione c’è Rosano con il convento delle benedettine dove andava papa Ratzinger.
E’ vero, è venuto numerose volte quando era cardinale. Se vuol sapere se anche il nuovo papa verrà a Rosano, le rispondo subito che non lo so. È appena arrivato dall’Argentina, prima impariamo a conoscerlo.
Papa Ratzinger potrebbe però tornarci.
Anche questo non lo so. È una cosa sua e spetta a lui decidere. Ho comunque l’impressione che avrà una vita molto ritirata e darà un bell’esempio di distacco e di preghiera. Un senso di servizio puro e limpido. Non credo si muoverà dal Vaticano, anche se questa è solo una mia personale impressione.