Mamma dove sei?
“Sono nata a Firenze il 18 maggio 1968 alle due di notte. Questo è tutto quello che so delle mie origini. Nient’altro. Non so chi è la mia vera madre biologica. Vorrei tanto conoscerla e poterle stare vicino. Forse non si immagina che sono viva, ma spero tanto che mi pensi come faccio io con lei, anche se non l’ho mai conosciuta”.
E’ l’appello che Daniela Rossi, attraverso Firenze Post, rivolge a tutti coloro che potrebbero aiutarla a ritrovare la sua mamma. L’unico indizio è il suo vero nome: Cosima Deri. Lo scoprì in un vecchio atto di nascita. Un cognome toscano, particolarmente diffuso nella provincia di Pisa, ma anche a Livorno e Lucca. La madre dovrebbe avere oggi tra i 60 e i 65 anni. Il resto è buio assoluto.
Una vita difficile quella di Daniela, anzi Cosima. Quattro anni almeno presso l’Istituto degli Innocenti a Firenze, poi la bambina è adottata da una coppia benestante. Comincia una nuova vita, tra la gioia di tutti. A 10 anni scopre all’improvviso che i suoi genitori non sono quelli naturali. A dirglielo sono i suoi compagni di scuola. Sul momento non ci crede, poi piano piano i genitori ammettono. Cominciano le incomprensioni e la vita non facile di un’adolescente alla ricerca di sé stessa. Anche da adulta la fortuna non aiuta Cosima. Un marito, un figlio, un lavoro che si allontanano da lei inesorabilmente l’uno dopo l’altro. I genitori adottivi sono ormai anziani e chiusi nel loro dolore.
Il 18 maggio 2010, giorno del suo 42° compleanno, Cosima si sente particolarmente sola. All’improvviso il pensiero corre alla sua mamma, come se anche quest’ultima pensasse alla sua bambina che non ha mai conosciuto e alla quale non ha mai dato le carezze che avrebbe voluto. Suggestione? Desiderio? Può darsi ma è quanto basta per far scattare la molla: la voglio trovare!
Cosima si iscrive al sito internet www.astronascente.it e pubblica un annuncio. Fa altrettanto con Facebook dove fonda il gruppo “Figli adottivi della Toscana”. Inizia procedure burocratiche per ottenere almeno il suo certificato di nascita “integrale” dove spera di trovare il nome della madre: ma per questo occorre l’autorizzazione del Tribunale dei Minori, perché attualmente la legge non permette – a chi non è stato riconosciuto alla nascita – di conoscere l’identità dei genitori biologici. L’istanza al Tribunale c’è, ma l’attesa durerà anni.
Finora le ricerche non hanno dato esito. Cosima vive ormai per questa speranza. La domanda viene da sé: “Perché questa ricerca, specie dopo 45 anni?” . La risposta è immediata e senza esitazione: “Sento il bisogno di rimettere a posto un importante tassello della mia vita e della mia personalità. Anche se sono una delle tante ‘figlie del peccato’ non giudico mia madre. Se mi ha davvero abbandonata avrà avuto le sue ragioni. Forse le hanno detto che ero nata morta, perché mi dimenticasse più facilmente. Ma io sono qui, pronta ad abbracciarla”.
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Pubblichiamo, con l’autorizzazione della signora Deri, alcune sue foto da bambina che potrebbero aiutare a rintracciare la sua mamma. Chiunque potesse fornire utili elementi può scrivere al nostro giornale (redazione@firenzepost.it) o telefonare al nostro numero verde 800.912806. La delicatezza e la riservatezza del caso sono sotto gli occhi di tutti e non consentono spazio per i perditempo.