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Allarme bomba al tribunale di Firenze

Protesta disabili: “184 scalini per salvarci negli uffici della procura”

Allarme bomba al tribunale di Firenze
Allarme bomba al tribunale di Firenze

FIRENZE – Sono infuriati i lavoratori disabili che operano presso il Tribunale di Firenze. Dopo l’allarme bomba di ieri, lunedì 8 aprile, che è fortunatamente rientrato è scattata subito la polemica. ”I nostri uffici sono all’ottavo e al nono piano e durante l’allarme bomba, per metterci in salvo ho dovuto scendere 184 scalini”. Ad alzare la voce è Tommaso Canovai, non vedente, che lavora al centralino del Palazzo di Giustizia di Firenze. Con lui lavorano altri sei disabili, non vedenti e ipovedenti: quattro sono in un locale all’ottavo piano, due al nono. ”Quando scatta l’allarme – spiega Canovai – è meglio non prendere l’ascensore. Quindi, siamo scesi a piedi, dalle scale di servizio. A regola, dovrebbe accompagnarci un responsabile della sicurezza, ma ieri ci hanno aiutato dei gentili colleghi ‘benefattori”’. Canovai da tempo sostiene che gli uffici della procura non sono ‘a misura’ di disabile: ”ci sono spigoli ovunque e percorsi accidentati per raggiungere il bagno. Ma i disagi più grandi – ribadisce – li abbiamo proprio perchè siamo a piani così alti”.

Pronta la risposta dell’assessore alla Mobilità e Manutenzioni Massimo Mattei che, in merito alla vicenda, ha dichiarato: “Abbiamo già sia le risorse che il progetto per spostare al piano terra il centralino, ma non abbiamo potuto iniziare i lavori a causa del Patto di Stabilità”. “Il collocamento dei locali del centralino all’ottavo e nono piano era previsto nel progetto approvato a suo tempo dagli uffici giudiziari – ha proseguito l’assessore –. Comunque, una volta fatto presente il problema, ci siamo attivati predisponendo una variazione di bilancio nel settembre dello scorso anno e, a dicembre, approvando il progetto esecutivo. I lavori però non sono potuti partire perché l’appalto per l’affidamento è stato bloccato a causa del Patto di Stabilità che non permette il pagamento di spese per investimenti. Adesso, alla luce del decreto da poco approvato verificheremo velocemente se sarà possibile avviare l’intervento”, ha concluso l’assessore Mattei.


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stefania ressa

Giornalista

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