Firenze, strade chiuse e traffico in tilt per lo sgombero di una palazzina occupata
FIRENZE – È chiusa al traffico da stamani intorno alle 9 via Pier Capponi e via Benivieni a Firenze per lo sgombero di una palazzina di tre piani occupata abusivamente al numero 51 di via Pier Capponi. La strada, presidiata dai vigili urbani, resta chiusa al traffico nel tratto compreso tra piazzale Donatello e via Valori, mentre chi arriva da piazza Isidoro del Lungo non può immettersi in via Benivieni, chiusa fino a piazza Savonarola. Forti disagi per gli abitanti della zona, che hanno potuto muoversi solo a piedi essendo i propri autoveicoli «bloccati» di fatto in strada. Traffico paralizzato per molte ore lungo i viali, in particolare tra piazzale Donatello e piazza della Libertà, e lungo le strade adiacenti a piazza Savonarola. Di fatto stamani spostarsi tra la Fortezza da basso e l’Arno e viceversa è stato molto difficile.
La palazzina, che un tempo ospitava uffici della Regione Toscana ma era poi passata a privati, era occupata abusivamente dall’ottobre 2013. Stamani si sono presentate le forze dell’ordine, almeno una cinquantina di persone tra polizia e carabinieri. È stato richiesto anche l’intervento dei vigili del fuoco che hanno tagliato l’inferriata di una finestra al piano terreno per consentire l’accesso all’interno, dal momento che gli occupanti (13 donne e 2 minori) non intendevano aprire. Due donne sono salite sul tetto per protesta, ma non c’è stato bisogno di intervento da parte dei vigili del fuoco, che comunque precauzionalmente hanno lasciato in strada un’autoscala per ogni emergenza.
Nel corso della mattinata la maggior parte degli occupanti ha lasciato comunque lo stabile autonomamente senza che ci fosse bisogno di ricorrere allo sgombero forzato. Hanno rifiutato sistemazioni alternative offerte loro dal piano di assistenza del Comune. Poi è arrivato un furgone di persone a loro vicine, dove sono state caricate (durante tutta la mattina) le masserizie che erano state accumulate nello stabile: materassi, divani, sedie. Sul posto anche un gruppo di esponenti del movimento di lotta per la casa, arrivati in solidarietà agli occupanti, che ha improvvisato un breve corteo (non autorizzato) nella zona.