Arezzo: donna scomparsa, padre Gratien si avvale della facoltà di non rispondere
AREZZO – Si è avvalso della facoltà di non rispondere padre Gratien Alabi, il frate congolese indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia sull’Appennino Tosco Emiliano. Il religioso, appartenente alla congregazione africana che gestisce la parrocchia di Ca’ Raffaello di Badia Tedalda è arrivato questa mattina alle 10,30 in procura ad Arezzo accompagnato dal suo avvocato Luca Fanfani per essere ascoltato dal sostituto Marco Doni che si occupa del caso insieme al procuratore capo Roberto Rossi. Secondo le ultime indiscrezioni, sembra che il religioso abbia ammesso al proprio legale “una certa infatuazione della donna nei suoi confronti, ma senza dare seguito a niente di più”. Dallo studio legale Fanfani sostengono, infatti, che gli sms e le svariate telefonate che Guerrina avrebbe fatto allo stesso padre Gratien sarebbero motivate da questa dichiarazione.
Dalla Procura arriva la smentita categorica di certi fatti ed episodi racconti in televisione. Intanto sono riprese le ricerche della donna sul versante aretino del Montefeltro, quello di Badia Tedalda, scenario effettivo della sparizione.
Guerrina Piscaglia, 50 anni, sposata con Mirko Alessandrini e madre di Lorenzo di 23 anni. La donna è sparita dal 1 maggio scorso. L’ultima persona ad aver visto Guerrina la suocera che le aveva sistemato i capelli.
Dopo i primi rilievi, le indagini hanno avuto un’impennata a fine agosto e si sono concentrate su Ca’ Raffaello dove sono stati effettuati i controlli del Ris e ascoltate tutte le persone che hanno avuto contatti con Guerrina.