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Matteo Renzi

Debiti della pubblica amministrazione: Renzi cerca scuse, ma deve andare a piedi a Monte Senario

Monte Senario
Monte Senario

ROMA – Come ha puntualmente riferito FirenzePost, le Associazioni degli artigiani e qualche politico avevano ricordato che per il giorno di San Matteo (21 settembre) il premier non aveva rispettato la promessa di pagare alle imprese tutti i debiti della Pa. Matteo Renzi (che intanto è volato a San Francisco, negli Usa), però tira dritto e, con la sua solita sicumera e senza controllare i dati, assicura che i soldi per pagare i debiti della pubblica amministrazione «ci sono» (a parte 2-3 miliardi «che rischiano di farci sforare il 3%») e quindi il 21 settembre l’impegno a saldare quelli del 2013 «è mantenuto» e la sfida «è vinta». Quindi niente passeggiata a Monte Senario, come aveva invece promesso a Porta a Porta.

PALAZZO CHIGI – La versione di Palazzo Chigi, che arriva dopo le rassicurazioni avventate del premier, è diversa. Secondo il governo «lo Stato si è messo nelle condizione di pagare tutti i debiti». Il computo dei soldi messi a disposizione (che per essere riscossi necessitano però della registrazione da parte delle aziende) «supera ampiamente i 30 miliardi» e fuori resta quindi «solo quella quota parte di debiti della P.a. su investimenti (stimati tra i due e i tre miliardi) per i quali i soldi ci sono, ma il problema è il rispetto del 3% sul deficit. In altri termini, le risorse ci sono, ma rimane il problema di rispettare il patto di stabilità e non sforare il 3%». Quindi ci sarebbero le condizioni, ma il debito non è saldato.

OPPOSIZIONI – Di fronte a questo balletto di cifre, l’opposizione non si lascia sfuggire l’occasione di attaccare il governo: per il M5S il premier racconta «balle» e sta portando l’Italia «verso il baratro», mentre il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri commenta ironico: «Niente miracolo di San Matteo». Per Italia Unica di Corrado Passera (che quand’era ministro si occupò in prima persona di questo problema) afferma: «Renzi prende in giro migliaia di imprese».

INDUSTRIALI – Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, non azzarda nessun numero, ma avverte che le aziende sono in difficoltà anche per questo problema e rivela di averne parlato anche con il Quirinale. Allarmato, infine, il commento del presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, secondo cui l’edilizia ha crediti ancora per 10 miliardi.

Dunque, caro Renzi, visto che anche in questo caso la promessa non è stata mantenuta, aspettiamo di ammirare una bella passeggiata, di buon passo, di 23 km fino a Monte Senario. Naturalmente dopo un minimo d’allenamento.

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