Meteo: caldo anomalo, come d’estate, ma sono in arrivo forti temporali. Da lunedì rischio bombe d’acqua
FIRENZE – «Sarà un inizio settimana difficile per il meteo quello che arriverà con lunedì 13 ottobre». Il professor Giampiero Maracchi, celebre climatologo fiorentino, preannuncia per la Toscana e per Firenze giornate non semplici dopo il fine settimana.
Se già fra oggi sabato 11 e domani, domenica 12, potranno arrivare le piogge anche su Firenze e la Toscana, per la nostra regione il difficile, scatterà lunedì e martedì: si rischiano forti temporali, secondo le previsioni meteo, con conseguenze potenzialmente gravi per le persone, le città e l’ambiente.
Un fenomeno che sta caratterizzando, insieme al simultaneo gran caldo, quest’avvio di autunno in molte parti d’Italia. Per certi aspetti l’estate, che è mancata in buona parte nei mesi di luglio e agosto, sembra essere arrivata col mese di ottobre.
A Firenze oggi 12 ottobre la temperatura massima ha toccato i 26 gradi, il sole nella mattinata è stato caldo e afoso, e per strada cittadini e turisti continuano a camminare in maglietta a maniche corte.
Le temperature sono sopra la media stagionale. Ma è proprio questo il guaio. Il caldo record di ottobre «è pericoloso», avverte il professor Maracchi, che spiega: «L’anticiclone durante l’estate era situato a Nord, adesso è sceso sul Mediterraneo e ha fatto blocco». In questo modo, la classica calura estiva che staziona sull’Italia, e che in luglio e agosto scorsi è sostanzialmente mancata, lasciando le piogge libere di coprire il territorio italiano, adesso è arrivata. Ma incontra le perturbazioni autunnali. Un mix potenzialmente esplosivo: si rischia in sostanza che possano ripetersi ancora tragedie come quelle di giovedì scorso a Genova (dove i nubifragi hanno provocato l’alluvione dei torrenti Bisagno, Fereggiano e Sturla, riversando sulle città fango, allagamenti e provocando una vittima), o della stessa bomba d’acqua e grandine su Firenze e sull’Empolese del 19 settembre scorso.
Tuttavia «questo genere di eventi così violenti e improvvisi non si possono prevedere», spiega Maracchi. Non resta che fare massima attenzione alle previsioni meteo, fermo restando un margine di incertezza, e alle eventuali allerte della Protezione civile.