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La protesta davanti al consolato cinese

Prato, l’incendio uccise 7 operai cinesi: il pm chiede 10 anni di carcere per i titolari dell’azienda

Cinesi morti incendio a Prato
Prato, una celebrazione in memoria dei 7 operai morti nel rogo

PRATO – Pene severe per i tre cittadini cinesi, titolari di fatto della ditta «Teresa Moda», l’azienda tessile nella quale il primo dicembre scorso si verificò il rogo dove persero la vita sette operai cinesi. Il sostituto procuratore di Prato Lorenzo Gestri ha chiesto 10 anni e 8 mesi di carcere per Lin Youlan, e 8 anni per sua sorella Lin Youli e per il marito di questa, Hu Xiaoping.

I tre imputati, che hanno scelto il rito abbreviato, sono accusati a vario titolo di «omicidio colposo plurimo aggravato», «omissione dolosa di cautele antinfortunistiche», «favoreggiamento della permanenza a fine di profitto di stranieri» e «incendio colposo aggravato».

Nel corso della sua lunga requisitoria – durata oltre cinque ore – il sostituto procuratore ha chiesto al giudice dell’udienza preliminare Silvia Isidori di riconoscere «le numerose contraddizioni» e «la piena consapevolezza del pericolo di quel che poteva accadere nella ditta» da parte degli imputati, concentrando la sua attenzione in particolare sull’imputata Lin Youlan (per cui ha chiesto effettivamente la pena maggiore).

Nella prossima udienza è prevista l’arringa difensiva dei legali dei tre imputati, mentre va avanti con rito canonico il processo per lo stesso avvenimento nei confronti dei proprietari pratesi dello stabile dove la ditta aveva sede, i fratelli Giacomo e Massimo Pellegrini.


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Domenico Coviello

Giornalista

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