Attacco hacker al sito Pd della Toscana: c’è la bandiera Isis. Si indaga sull’autenticità
FIRENZE – Un presunto attacco hacker è avvenuto stasera 7 marzo sul sito web del Partito Democratico della Toscana. Aprendolo parte una musica araba, e sopra la sigla Pd appare la bandiera nera originale dello Stato islamico Isis.
Una scritta in inglese precisa «Hacked by Islamic State (ISIS) We are everywhere», hackerato dallo Stato Islamico Isis. Siamo dovunque. La minaccia sembra reale. Accanto però c’è anche un emoticon con un occhiolino «;)», che potrebbe al contrario far capire che si tratta di uno scherzo, anche se di gusto discutibile dato il crescente allarme terrorismo in Europa. C’è infine il rinvio ad una bacheca Facebook di un presunto Mohammed Ali (uno dei nomi più comuni di tutto il mondo arabo), che si presenta come un programmatore che ha studiato in Norvegia.
Scherzo di un mitomane o minaccia reale dell’Isis, del caso si stanno occupando Digos e Polizia postale di Firenze. Nel frattempo viene fatto rilevare come quello al Partito Democratico segua altri attacchi a siti toscani con contenuti di propaganda islamica, anche se con firme diverse, non siglati Isis. Tra i casi recenti, quello al sito di una scuola di Scandicci a febbraio, mentre a gennaio era stata la volta di un sito di cinema della Versilia: in quest’ultimo caso si prendevano le distanze dall’attentato di Parigi a Charlie Hebdo ma si criticavano le vignette.
«Non sappiamo ancora – ha commentato il segretario del Pd toscano Dario Parrini – identità e intenti dell’aggressore. Siamo in continuo contatto con le autorità di polizia, che stanno indagando e nelle quali abbiamo totale fiducia. Aspettiamo di capire meglio i contorni della vicenda. Giorni fa la nostra sede è stata assaltata con fumogeni e lanci di oggetti da sedicenti difensori del diritto alla casa. Attacchi telematici e attacchi fisici. Non ci facciamo né impressionare, né impaurire. Andiamo avanti con la stessa determinazione di sempre. Anzi, con determinazione ancora maggiore».