Corpo Forestale, via libera dal Senato all’inserimento nella Polizia di Stato
ROMA – C’è il sì del Senato all’emendamento al decreto di legge delegato sulla riforma della pubblica amministrazione, che prevede l’assorbimento della Forestale in «altra forza di polizia» (il testo originale parlava di altre forze di polizia), con l’obiettivo di impedire la dispersione del corpo. Si prevede anche l’unitarietà delle funzione attribuite.
LEGA – Il sì di palazzo Madama è arrivato dopo una lunga discussione che si è protratta anche oggi in Aula. La maggioranza ha votato a favore, mentre l’opposizione ha fatto mancare il suo sostegno, con Sel, Fi e M5s che si sono astenute e Lega Nord che si è espressa contrariamente. Nel complesso, sono stati 132 i favorevoli, 17 i contrari e 70 gli astenuti.
POLIZIA PROVINCIALE – È stato inoltre approvato un ordine del giorno di Roberto Ruta (Pd) che impegna
il Governo a prevedere la confluenza della polizia provinciale nel Corpo Forestale dello Stato, previa verifica dei requisiti soggettivi richiesti per l’eventuale assorbimento in altra forza di polizia. Inoltre l’ordine del giorno impegna il Governo a tutelare i dipendenti con contratto di diritto privato del Corpo Forestale.
Si vuole così escludere lo smembramento della Forestale, che andrà tutta a finire nella Polizia (come è più probabile), o nei Carabinieri, o nella Guardia di Finanza o nella Penitenziaria. Si è quindi raggiunto un compromesso, il corpo verrà assorbito (si passa da cinque a quattro forze) ma viene mantenuta la sua unitarietà, anche rispetto alle funzioni «attribuite» di salvaguardia e tutela del territorio e dell’ambiente. La fusione è stata sempre contestata dai membri della Forestale, i quali sostengono che la funzione fondamentale di prevenire i reati ambientali sarebbe a forte rischio se il Corpo fosse assorbito da altra istituzione a carattere spiccatamente repressivo.