Firenze,Tramvia, lavori e traffico choc: odissea di un ‘viaggio’ in bus a Careggi (Foto)
FIRENZE – Il racconto di un viaggio di ordinaria follia da Piazza San Marco all’Ospedale di Careggi, utilizzando il mezzo pubblico (il bus 14) come consiglia il Sindaco. Ma un mezzo pubblico che non gode di percorsi preferenziali e rimane immobilizzato per circa 40 minuti nel traffico da via del Palazzo bruciato a Careggi non può costituire un disincentivo alla circolazione privata. Senza tener conto dei gravissimi disagi di chi deve recarsi all’ospedale all’ora del passo e non può permettersi di perdere due ore di tempo per strada. E’ una questione di rispetto che il Sindaco Nardella e i responsabili del Comune evidentemente non hanno nei confronti dei cittadini.
DALMAZIA – Sul percorso dell’autobus, esattamente in Piazza Dalmazia e all’incrocio successivo del viale Morgagni erano schierate addirittura due coppie di vigili (numero ridicolo) che evidentemente non potevano far molto per risolvere una situazione incancrenita che, ci dicono, ha causato code fino all’ingresso dell’Autostrada. Sull’autobus e a Careggi ho potuto ascoltare le imprecazioni (sic!) dei cittadini rivolte al Comune e a chi porta avanti (si fa per dire…) i lavori, visto che nel cantiere operava pochissima gente.
SAN MARCO – Ma cominciamo con ordine. Dovendo recarmi a Careggi a visitare due amici lì ricoverati, lunedì 18 maggio prendo il 14 (vettura n. 3431) in Piazza San Marco alle ore 13,16. Il viaggio si svolge spedito, anche se scomodo, fino alla fermata di via del Palazzo bruciato, dove una coda e un ingorgo bloccano auto e mezzi pubblici. Dopo qualche minuto guardo preoccupato l’orologio, erano le 13,35. ma speravo di fare in tempo per l’appuntamento delle 14 a Careggi. Speranza vana.
VITTORIO EMANUELE – L’autobus avanza a passi di lumaca, è un’ora di punta e a causa dei maledetti lavori della tramvia si trovano code in via Pisacane, code in via Mazzoni, code in via Vittorio Emanuele. Tanto che arrivato in quest’ultima strada alle 14,20 scendo e preferisco proseguire a piedi, confortato dal consiglio del rassegnato autista dell’Ataf, che mi dice che arriverò sicuramente prima io. Quasi tutti gli utenti, salvo qualche anziana signora, seguono il mio esempio, sacramentando contro sindaco, assessori e comune.
MORGAGNI – Alle 14,35, camminando a passo svelto lungo il viale Morgagni, notando il lungo serpentone di macchine e autobus quasi immobili e i cantieri al centro quasi deserti, sono arrivato al nuovo ingresso del nosocomio. Del mio autobus neppure l’ombra. Rifletto: ci si mette quasi meno ad arrivare in Frecciarossa da Firenze a Roma che in autobus da Piazza San Marco a Careggi. Incredibile!
Le ambulanze, per fortuna, godono di corsie preferenziali per arrivare in emergenza all’ospedale, ma credo che almeno un occhio di riguardo per il trasporto pubblico dovrebbe essere riservato dall’amministrazione, soprattutto in considerazione del particolare tipo di utenza che si reca a Careggi. Ma si vede che di costoro al Sindaco e al Comune alla fine non deve importare moltissimo.