Firenze, di notte in coda davanti al nuovo Apple Store. C’è chi è in fila da tre giorni
FIRENZE – È arrivato in piazza della Repubblica a Firenze con più di tre giorni di anticipo rispetto all’inaugurazione del nuovo Apple Store. Anche questa volta vuole essere il primo a varcare la soglia del negozio che apre alle 10 di oggi sabato 26 settembre. Arriva da Venezia il «campione italiano» della corsa (meglio dire della coda) notturna davanti al nuovo punto vendita. Tutto – dice lui – per entrare, prendere la maglietta offerta da Apple ai primi 100 clienti e salire sul primo treno per tornare a casa.
Si chiama Alessandro Citton, 22 anni, professione (non c’era da dubitarlo) tecnico informatico, una stanza della sua casa trasformata in «museo» storico dei prodotti Apple. «Sono stato presente a 15 aperture su 16 Apple Store in tutta Italia. In otto casi sono entrato per primo, ma posso migliorare». Se non è cosa da Guinness dei primati, poco ci manca.
Ma Alessandro non è solo nell’«ultima notte» in piazza della Repubblica, guardata a vista dalla Sicurezza della Apple. Nel pomeriggio lo hanno già raggiunto in diversi. Alcuni sono volti noti, già conosciuti in occasioni analoghe, altri invece si aggiungono per la prima volta al gruppo spontaneo, che facilmente familiarizza. Un po’ più distaccato un distinto giovanotto cinese di 20 anni, arrivato dalla Cina via Bruxelles. Credeva di essere il primo ed è rimasto deluso quando gli è stato detto: «Niente da fare, sei il quinto». Passerà la notte seduto su una comoda poltrona di tela da campeggio. Difficile farsi dare il nome, ancora peggio fotografarlo. Dice solo di aver presenziato, anche lui, a numerose aperture di Apple Store nel mondo: dalla Cina all’Europa. Ti ridà educatamente la mano ma si rimette velocemente a sedere e a leggere.
C’è anche una coppia di fidanzatini, che passeranno la notte «sotto le stelle» di piazza della Repubblica, illuminati dalla «mela» del gigante di Cupertino. Sono Andrea, 21 anni di Padova, con Sara, 20 anni di Figline Valdarno. Lui è già stato all’apertura dell’Apple Store di Rimini, per lei invece è la prima volta. L’amore, specie a quell’età, vuol dire anche questo. Uno scambio di battute con i nuovi amici, due chiacchere e poi a sedere in terra sul sacco a pelo a leggere «Il dominatore delle tenebre» di H.P. Lovecraft. Un vero libro di carta, non su tablet.
Vicino a loro altri primatisti della «prima fila». Come Sandro, 27 anni studente in Giurisprudenza agli ultimi esami, che arriva da Gorizia: «Un po’ per vedere Firenze, un po’ per l’Apple Store». C’è anche Marco, 22 anni, studente da Brescia. Poi Luigi, 29 anni di Bari, elettrotecnico.
Tra gli ultimi arrivati anche Mattia, 24 anni di Figline Valdarno, assistente idraulico. «Ero a Firenze e sono passato da qui quasi per caso. Ho visto il nuovo negozio che si stava preparando all’inaugurazione e ho deciso di mettermi anch’io in fila. È un’occasione anche per conoscere nuove persone e parlare direttamente con loro faccia a faccia». Può sembrare davvero strano, ma a pochi metri da una delle principali sedi del mondo telematico, la gente si parla guardandosi negli occhi, scambiandosi opinioni e pareri. Per una notte le chat sono messe da parte e la parola d’ordine è «off line». Si torna al contatto umano. Almeno fino all’alba.
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Pierluigi
E’ proprio vero: c’è troppa disoccupazione giovanile.
Perlomeno speriamo che possano comprare qualcosa.