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Crocifissione bianca, di Marc Chagall

Firenze, Palazzo Strozzi: la scuola vieta ai bambini la mostra di arte sacra «Bellezza divina». Nardella: «E’ insensato»

Crocifissione bianca, di Marc Chagall
La “Crocifissione bianca” di Marc Chagall, in mostra a Palazzo Strozzi

FIRENZE – Polemiche roventi sulla vicenda, riportata oggi 12 novembre dal quotidiano La Nazione, circa l’annullamento della visita alla mostra in corso a Palazzo Strozzi, intitolata «Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana», per i bambini di terza elementare della scuola Matteotti.

IL SINDACO – Sul tema è intervenuto anche il sindaco Dario Nardella, che sul suo profilo Facebook ha scritto: «Se è vero che una scuola fiorentina ha annullato la visita degli alunni a una delle più belle mostre fiorentine di arte sacra degli ultimi anni ‘per venire incontro alla sensibilità delle famiglie non cattoliche’ saremmo davanti a un fatto quantomeno insensato. Non solo perché siamo da sempre la città del dialogo interreligioso ma anche perché sarebbe un errore grossolano escludere dalle scuole la fruizione del nostro patrimonio di storia e cultura che comprende oggettivamente anche l’arte sacra, che per forza di cose da noi è arte cristiana».

PICASSO, MUNCH, CHAGALL – La mostra «Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana» (in corso fino al 24 gennaio 2016) è un’esposizione di arte sacra con capolavori assoluti di artisti come Picasso, Munch e Chagall. E comprende anche la «Crocifissione bianca», opera di Marc Chagall ammirata martedì 10 novembre da Papa Francesco in Battistero, e che lo stesso Papa ha dichiarato essere il suo quadro preferito.

TROPPO CRISTIANESIMO? – Il motivo dell’annullamento della visita alla mostra per gli alunni della Matteotti risiederebbe nei «troppi riferimenti religiosi che avrebbero potuto urtare la sensibilità delle famiglie non cattoliche». La decisione sarebbe stata presa in una riunione di classe ma non sarebbe andata giù a moltissimi genitori. Il preside dell’Istituto, Alessandro Bussotti, sminuisce: «Non ero presente alla riunione – ma l’eventuale esclusione della visita non ha motivazioni religiose e non è escluso che possa essere fatta».

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