Legge di stabilità 2016, a Pontassieve la protesta della polizia. Allontanati da casa Renzi gli agenti in presidio
PONTASSIEVE – Un presidio di protesta promosso dai sindacati di polizia Sap, Coisp e Consap, è stato organizzato oggi giovedì 3 dicembre a Pontassieve (Firenze), paese dove vive il premier Matteo Renzi, per criticare le scelte e gli stanziamenti del governo in materia di sicurezza. Presenti numerosi operatori della Polizia, che si sono radunati in piazza Mosca esponendo bandiere e striscioni e anche sagome di cartone raffiguranti agenti in divisa con un pugnale nella schiena e la scritta: «Ci hanno pugnalato alle spalle».Presente anche una delegazione del Conapo, sindacato autonomo dei vigili del fuoco.
QUESTURA – La protesta proseguirà nel corso della giornata ma la questura di Firenze ha fatto cambiare la piazza di Pontassieve ai sindacati autonomi che avevano chiesto di manifestare in piazza Vittorio Emanuele, a breve distanza dalla casa di Renzi. Il questore Raffaele Micillo ha dato invece l’indicazione di trasferire la manifestazione in una piazza periferica, piazza Mosca, più distante dall’abitazione del premier. Nel documento mostrato dai sindacati autonomi di polizia, la questura ha motivato questo cambiamento sostenendo che «la concentrazione incontrollata di persone a breve distanza dall’obiettivo sensibile», appunto la casa di Renzi, «può costituire utile occasione per le eventuali infiltrazioni di soggetti intenzionati a porre in essere azioni delittuose in danno del predetto obiettivo sensibile».
SINDACATI – «Siamo qui a Pontassieve tirati per i capelli. Cerchiamo un canale di dialogo con il governo. Ci aspettiamo una convocazione perché vorremmo spiegare al premier Renzi che possiamo razionalizzare in modo migliore» le risorse per le forze di polizia. Questa la replica del segretario generale del Sap, Gianni Tonelli, secondo cui «è necessario parlare con Renzi perché è lui che prende le decisioni» nel governo. Sulle recenti misure decise da Palazzo Chigi, Tonelli ha detto che serve una logica. In particolare, rispondendo ai giornalisti, sugli 80 euro che andranno ai poliziotti, ha detto che «se la logica degli 80 euro era di andare incontro alle famiglie più in difficoltà, allora andava inserito il quoziente familiare». Sul Giubileo, sempre Tonelli ha parlato di ipocrisia perché «è stato detto che c’è un arruolamento per 2.500 agenti, ma 5.000 sono andati in pensione. Quindi ne abbiamo persi 2.500, e non guadagnati come viene detto». Dal canto suo il segretario Generale del Consap, Giorgio Innocenzi, chiede «un trattamento dignitoso per gli appartenenti alle forze di polizia e soprattutto di un investimento reale e concreto per l’equipaggiamento, per essere in grado di contrastare effettivamente il terrorismo e la criminalità».
Pierluigi
Considerata l’attenzione del governo verso le forze dell’ordine, se nel prossimo futuro seguiterà a tirare questo vento, queste manifestazioni saranno perlomeno vietate, se non addirittura trasferite in Siberia o a Dachau, primo campo ospitale per chi non la pensava come il capo