Panama papers: una direttiva del parlamento Ue (approvata da poco) avrebbe permesso di bloccare la diffusione dei dati
BRUXELLES – La tutela del segreto delle attività industriali e commerciali è stata potenziata recentemente dall’approvazione di una direttiva del Parlamento europeo, di cui in Italia si è parlato pochissimo, anzi direi quasi niente. Le Monde nella edizione di oggi invece denuncia che, nonostante una petizione firmata da più di 500 000 persone, i deputati hanno votato a larga maggioranza (77%), il testo proposto dalla Commissione europea.
LE MONDE – Racconta il giornale parigino che il testo adottato la scorsa settimana ha lo scopo di proteggere le aziende contro lo spionaggio economico e industriale. Uno dei casi che ha provocato l’intervento del legislatore europeo, su pressione delle lobbies interessate, è avvenuto nel 2005: nel Rally del Giappone un individuo approfitta del passaggio di consegne tra due turni di guardia per entrare in un capannone nel parco di servizio del circuito e rubare il pneumatico ‘magia’ che ha contribuito al successo di Citroën nel Campionato del Mondo.
DIRETTIVA – La direttiva adesso stabilisce che in caso di furto o di uso illegale di informazioni riservate (innovazioni tecnologiche, ma anche i dati economici o di qualsiasi altro documento), le vittime possono rivolgersi ai tribunali in Europa. Probabilmente questa possibilità, che sembrerebbe normale a nostro modo di vedere, non era concessa da qualche Stato europeo. Dunque la direttiva dispone che: «Gli Stati membri garantiscono che i titolari di segreti commerciali hanno il diritto di applicare le misure, procedure e mezzi di ricorso previsti dalla presente direttiva per evitare l’acquisizione, uso o divulgazione illecita di un segreto affari o per ottenere il risarcimento di tale fatto. »
Secondo i presentatori del testo e in base a quanto si legge nella dichiarazione a sostegno della direttiva: «La tutela dei segreti commerciali non dovrebbe estendersi ai casi in cui la divulgazione di un segreto commerciale di interesse pubblico, nella misura in cui può rivelare cattiva condotta o altri illeciti o direttamente pertinenti attività illegali. »
INTERPRETAZIONE – Resta però un problema fondamentale che verrà risolto probabilmente in futuro dalla giurisprudenza nazionale e da quella comunitaria. Che cosa si intende per rilevanza della rivelazione e interesse pubblico? Ad esempio, afferma il giornale parigino, nel caso di «Panama Papers», molte società offshore (che non hanno realizzato attività illegali) sarebbero state in grado di utilizzare la direttiva per mettere a tacere i media (ma non la magistratura, aggiungiamo noi).
STATI – I 28 Stati europei hanno ora due anni di tempo per trasporre la direttiva nella loro legislazione nazionale. Gli oppositori del nuovo provvedimento segnalano che alcuni governi potrebbero essere però tentati di utilizzare il testo per ostacolare le indagini in tema di politica economica: mi sembra un processo alle intenzioni, ma sarà la magistratura a decidere successivamente (o a influire preventivamente) sul comportamento della politica, come di solito avviene in Italia.