Politica: a Paolo Bartolozzi targa alla memoria nel comune di Rufina
RUFINA – Una targa dedicata a Paolo Bartolozzi, eurodeputato, consigliere regionale, ma soprattutto politico molto vicino ai problemi della gente, è stata inaugurata sulla facciata del comune di Rufina. Poco prima, in una gremita sala del Consiglio Comunale, si era svolta una cerimonia in ricordo di Paolo, rufinese, che iniziò la sua attività politica nella Dc.
L’iniziativa, inserita nel programma del Bacco Artigiano, è stata voluta e organizzata dal Comune di Rufina, in particolare dal sindaco, Vito Maida, che nel corso della commemorazione ha ricordato l’impegno di Paolo Bartolozzi a difesa del proprio territorio e della propria comunità, alla quale era fortemente legato e sempre vicino, anche quando gli impegni istituzionali lo portavano in giro per l’Europa ed il mondo. Dopo il Sindaco di Rufina è intervenuto il Sindaco di Londa, paese in cui Paolo Bartolozzi fu sindaco per la DC dal 1985 al 1987, sottolineando come ancora oggi, a quasi quarant’anni di distanza, venga ricordato dai cittadini londinesi con stima e affetto.
Sono intervenuti in suo ricordo anche Lorenzo Zirri, già consigliere regionale, Giovanni Pallanti, giornalista già vicesindaco di Firenze, Erica Mazzetti, Deputata, Paolo Marcheschi, Senatore, quindi Filippo Ciampolini. Ha preso la parola infine Giacomo Bartolozzi, figlio maggiore di Paolo, che ha ringraziato a nome della propria famiglia tutti i partecipanti all’iniziativa, ricordando come il padre facesse politica per la gente e tra la gente.
Alla fine della commemorazione il Sindaco e i familiari hanno scoperto una targa affissa sulla facciata del Municipio in ricordo di Paolo, che certifica in maniera indelebile il suo legame con la comunità rufinese.”
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Plaudo all’iniziativa del comune di Rufina e alla partecipazione del sindaco di Londa e di Lorenzo Zirri. Paolo Bartolozzi è stato un politico, ma soprattutto un uomo vicino alla gente. L’ho seguito per tanti anni, nella mia veste di cronista de “La Nazione”, in Consiglio regionale e anche a Bruxelles. Sprigionava simpatia, ma soprattutto voglia di esserci per dare una mano a chi aveva bisogno. Sono orgoglioso di averlo conosciuto e di aver fatto conoscere, attraverso decine di articoli, il suo impegno pubblico.
Sandro Bennucci