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Una via a Palatucci

Un uomo, un servitore dello Stato, una storia fino all’estremo sacrificio. E’ il caso di Giovanni Palatucci, funzionario di polizia irpino, Questore di Fiume, deportato a Dachau alla fine del ’44 per aver sottratto dalla furia nazista oltre cinquemila ebrei. La Polizia di Stato di Firenze , in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria, lo ha ricordato con un incontro tenutosi presso la Questura di via Zara. L’evento, organizzato dal Questore Francesco Zonno, ha visto la nutrita partecipazione di Autorità e di rappresentanti dei diversi uffici di polizia della provincia.

Al tavolo dei relatori don Rosario Palumbo, Cappellano della Polizia di Stato e Davide Sadun ,Vice Presidente della Comunità Ebraica di Firenze. Sergio Tinti, presidente della locale Sezione ANPS ha tenuto una relazione sulla figura di Palatucci , arricchita da sussidi audiovisivi e da testimonianze. Nel suo intervento di chiusura il Questore ha tenuto a sottolineare ai giovani Agenti presenti in sala l’attualità del suo messaggio. In particolare la sua visione della “polizia di prossimità” e lo spirito di solidarietà e di comprensione che devono animare l’operatore di polizia nel suo lavoro quotidiano. L’incontro è servito pure per porre le basi di una futura intitolazione al “Giusto tra le Nazioni” Giovanni Palatucci di una sala pubblica, di una piazza, di una via cittadina . In tal senso l’impegno espresso ai convenuti a chiare note dal questore Zonno .


Tinti

Sergio Tinti

già Comandante Polizia Stradale della Toscana

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