Ente Cassa, Maracchi verso la presidenza. Sfida per il vice
FIRENZE – Sarà un San Valentino memorabile per Giampiero Maracchi, docente di Agrometeorologia e Climatologia all’Università di Firenze. Il meteorologo – a meno di clamorose sorprese dell’ultim’ora – diventerà il prossimo presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Ma i giochi sono tutt’altro che conclusi e più che il giorno dell’amore in via Bufalini è facile che sia il giorno dello scontro.
Il mandato di Jacopo Mazzei, infatti, scade improrogabilmente giovedìe nella riunione fissata nello stesso giorno del consiglio d’amministrazione si provvederà a scegliere il successore. L’argomento è stato inserito all’ordine del giorno solo da pochi giorni, ovvero dal 7 febbraio, quando il Tar della Toscana ha bocciato la sospensiva chiesta dalla fondazione bancaria in merito alla non approvazione del nuovo statuto, limitatamente alla norma su Mazzei, che per le regole vigenti ha già raggiunto il limite massimo di anzianità all’interno degli organismi di guida dell’Ente.
L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze aveva presentato ricorso al Tar contro il provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze che alcuni mesi fa aveva annullato il nuovo statuto contenente le modifiche approvate dagli organi competenti. La richiesta di sospensiva non è stata accolta dal Tar della Toscana, che ha ritenuto non sussista il rischio di un pregiudizio grave ed irreparabile, in quanto il presidente è avvicendabile in base alle normali procedure e statutarie.
In così poco tempo disponibile, Maracchi – attuale vicepresidente dell’Ente – viene largamente ritenuta la figura più adatta per una successione soft a Mazzei. Ma questo probabile avvicendamento non chiude del tutto i giochi. Infatti, Maracchi – come era stato per Mazzei – avrà una presidenza-ponte piuttosto breve. Sempre per la regola dell’anzianità negli organismi dell’Ente, il nuovo presidente scadrà improrogabilmente nel febbraio 2014, esattamente fra un anno. Per questo la “vera” scelta che il consiglio d’amministrazione dovrà prendere riguarderà il ruolo di vice, che – come sarà per Maracchi – fra un anno è molto probabile che sieda sulla poltrona di presidente.
Per l’incarico di vice, la corsa sembra interessi due, tre figure al massimo. Il primo èFranco Lucchesi, attuale presidente dell’Opera del Duomo, ben visto dalla Curia fiorentina e anche da Palazzo Vecchio (per lui si sta spendendo in queste ore anche Marco Carrai, amico fraterno del sindaco Matteo Renzi e suo uomo-ponte col mondo economico e bancario); in lizza c’è anche Giuseppe Rogantini Picco dottore commercialista.
Resta ancora possibile anche una terza via, caldeggiata anche da Raffaello Napoleone di Pitti Immagine: riguarda la nomina a vice dell’imprenditoreLuca Giannozzi, figura che avrebbe la particolarità di scadere nel febbraio 2014, esattamente quando Maracchi. La scelta, dunque, sarebbe auspicata da chi non vuol impegnarsi nel nominare un vice che potrebbe avere la presidenza spianata fra un anno. Insomma, potrebbe essere il modo giusto per congelare i vertici dell’Ente per un anno prima di rimescolare completamente le carte. Inoltre, non è sicuro che giovedì si chiuda anche la partitaper la vicepresidenza:perché è possibile che per la scelta si attendano le indicazioni del nuovo presidente.
Successivamente, l’Ente dovrà procedere a una cooptazione nel comitato di indirizzo dal quale partirà un membro per il consiglio d’amministrazione.
Maracchi è presidente della Fondazione per il Clima e la Sostenibilità (FCS), e del Centro Studi per le Applicazioni dell’Informatica in Agricoltura (CeSIA), è uno dei massimi specialisti del settore. Insegna Agrometeorologia e Climatologia all’Università di Firenze, è tra i fondatori dell’Istituto di Analisi e Telerilevamento Ambientale (IATA) e del Centro di Studi per l’Applicazione dell’Informatica in Agricoltura (CeSIA). Inoltre è delegato nazionale presso l’Organizzazione Metrologica Mondiale e l’Unione Europea. Ha promosso e coordinato numerose ricerche in tutto il mondo, in particolare sulla difesa delle colture e sulle classificazioni agroclimatiche. È da sempre appassionato di artigianato del cuoio, del legno e dei metalli, passione che traduce concretamente nella pratica. È anche consigliere della Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico.