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L’influenza mette a letto centinaia di toscani

Tanti i casi di influenza in Toscana (foto autore: Menchi)
Tanti i casi di influenza in Toscana (foto autore: Menchi)

FIRENZE – Anche in Toscana, come nel resto d’Italia, l’influenza stagionale continua a fare le sue vittime e a costringere a letto centinaia di persone. Il picco – fanno sapere gli specialisti – si sta verificando proprio in queste ultime settimane, con i pazienti che si rivolgono al medico di base per un consulto e che presentano i tipici segni dell’epidemia influenzale di questo inverno. “Si tratta di una forma molto aggressiva – spiega il dottor Gianluca Maccioni dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani ) -: febbre alta, anche a 39 o 40 gradi, che scende intorno ai 38 gradi soltanto con gli antipiretici. In più tosse, cefalea e dolori ossei e muscolari”.

L’ultimo rapporto epidemiologico (datato 13 febbraio) InfluNet – che monitora l’andamento del virus durante ogni settimana della stagione influenzale, sia a livello nazionale che regionale – parla chiaro: nel periodo compreso tra il 4 e il 10 febbraio (grazie alla sorveglianza di 45 medici coinvolti nelle rilevazioni a campione), il totale dei casi registrati ammonta a 468, con una percentuale di incidenza dell’8,12. Di questo gruppo, i bimbi tra zero e quattro anni che si sono ammalati sono stati 34 (incidenza 12,40), 142 (incidenza 22,39) quelli tra cinque e quattordici anni, ben 254 (incidenza 20,03) quelli nella fascia compresa tra quindici e sessantaquattro anni, mentre 38 i casi – del campione analizzato – che hanno avuto febbre sopra ai sessantacinque anni (incidenza 2,73). L’epidemia, secondo Influnet, è andata diffondendosi molto a partire dalla prima settimana di gennaio e il trend è nettamente cresciuto, a livello regionale, già dalla quarta settimana del 2013.

A Firenze l’andamento dell’epidemia influenzale sembra rispecchiare quello del resto della regione: anche qui, un aumento sensibile del numero di persone ammalate si è avuto nelle settimane a cavallo tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio, con pazienti affetti da febbre e fastidi articolari. “Di solito il boom del virus si ha nel mese di dicembre: quest’anno, come accade già da un po’ di tempo, l’influenza si è invece presentata più tardi. La scorsa settimana, in base a ciò che sono riuscito a verificare personalmente, c’è stato un picco per quanto riguarda i bambini – prosegue Maccioni – mentre in questi giorni sono gli adolescenti e gli adulti, dai 16 anni in sù, ad essere più colpiti dal virus influenzale”. Anche per colpa, forse, delle mancate vaccinazioni che, fa notare il medico, “stanno favorendo la diffusione dell’influenza. Vaccinarsi è utile e importante e non si devono aver timori in questo senso”.

Probabilmente, già a partire dalle prossime settimane, l’epidemia subirà una battuta d’arresto e a marzo calerà del tutto, fino a scomparire con l’arrivo della bella stagione. Per il momento, è tuttavia ancora consigliabile seguire alcune regole di comportamento, utili per evitare di essere contagiati: lavarsi spesso e accuratamente le mani ed evitare di frequentare ambienti affollati. Per i pazienti che hanno già contratto l’influenza, invece, è importante “stare al caldo e a riposo, seguire una dieta leggera, fare uso di spremute d’arancia e latte e miele, e non assumere antibiotici se non sotto stretto controllo medico“, termina Maccioni.


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Giulia Ghizzani

Giornalista

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