Da via delle Brache a vicolo dello Scandalo: quando la toponomastica fa sorridere
FIRENZE – Avranno anche storie encomiabili alle spalle, ma oggi fanno sorridere italiani e stranieri. Sono i nomi bizzarri delle vie di Firenze, che sempre più spesso fanno il giro del web e attirano curiosità e simpatie. La lista delle strade dai nomi particolari è lunga, ma basta un semplice click (o un giro, se possibile, nel capoluogo) per imbattersi in targhe davvero divertenti, fotografate da grandi e piccoli.
Uno dei più celebri – e chiaccherati – esempi della toponomastica fiorentina è certamente piazza della Passera, situata in Oltrarno e conosciuta anche come Canto ai Leoni. La piazza (già detta Piazza dei Sapiti, che fu creata all’inizio del ventesimo secolo, grazie all’abbatimento di un edificio) è stata ribattezzata ufficialmente con il suo nomignolo popolare solo nel maggio del 2005, non senza polemiche.
Va detto, però, che questo non è l’unico toponimo “sconveniente” dello stradario del capoluogo toscano: basti pensare a via dell’Amorino, viuzzo di Scopaia, via delle Brache o ancora a via delle Belle Donne per rendersi conto che a Firenze la fantasia proprio non manca. Che dire poi, di Chiasso del Buco e vicolo dello Scandalo? Quest’ultimo, in particolare – ufficialmente detto del Panico -, fu costruito nella prima metà del quattordicesimo secolo su ordine della magistratura fiorentina, per cercare di arginare l’insostenibile situazione di pericolo dovuta alla vicinanza tra le famiglie dei Cerchi e dei Donati. Queste due famiglie erano in lotta tra loro e il fatto di avere le proprie case confinanti faceva temere che si arrivasse al punto di abbattere i muri interni di notte per sorprendere i nemici nel sonno: per questo motivo fu deliberato di separare le rispettive proprietà attraverso un vicoletto, che per via della sua funzione fu popolarmente chiamato dello Scandalo.
I nomi strampalati però non finiscono qui. Nell’elenco delle vie più curiose della città troviamo infatti anche via Vacchereccia, via delle Bombarde, viuzzo delle Canne, Costa Scarpuccia e via del Traditore, che va da via Cavour a via de’ Ginori e che è oggi incorporata nel complesso di Palazzo Medici Riccardi. Ma tra le strade da citare, figurano persino via delle Cornacchie e la storica via dei Malcontenti: in questo secondo caso, il nome della via deriva dai condannati a morte, che, dalle prigioni del Bargello prima e dal Carcere delle Stinche poi, venivano condotti sul luogo delle esecuzioni capitali, che si trovava fuori dall’antica Porta della Giustizia.
Piazza della Calza e via delle Caldaie meritano anch’esse di essere inserite nel gruppo della toponomastica bislacca. La seconda, parlando sempre in termini storici, deve il suo nome alle caldaie dell’Arte della Lana che numerose si trovavano nella zona dell’Oltrarno e che servivano a riscaldare le pozze per effettuare la tintura dei panni. E che ne pensate, per concludere, di via del Pesciolino e largo del Ranocchietto? Sicuramente piaceranno ai bambini, mentre via del Limbo e via dell’Inferno saranno forse particolarmente gradite agli appassionati di Dante. Della serie, impossibile non accontentare tutti.