Nodo Tav, 43 licenziamenti pronti secondo i sindacati
FIRENZE – Dopo l’inchiesta della magistratura un altro duro colpo all’alta velocità ferroviaria fiorentina. Dal primo marzo Nodavia aprirà una procedura di mobilità per 43 addetti impegnati nei lavori ai cantieri dell’Alta velocità del nodo di Firenze. Di fatto, “l’intero organico, secondo l’azienda, risulterà in esubero”, almeno secondo quanto riferito durante l’assemblea dei lavoratori.
I sindacati Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal UIL di Firenze sottolineano che “la causa è la temporanea impossibilità di portare avanti i cantieri a seguito dell’intervento dell’autorità giudiziaria che ha disposto il sequestro della fresa e di una importante somma sul conto corrente del Consorzio, misura che tra l’altro potrebbe impedire il pagamento dello stipendio ai dipendenti”.
L’assemblea dei lavoratori insieme alle tre sigle sindacali del settore hanno aggiunto di avere “il massimo rispetto nei confronti della magistratura che sta conducendo le indagini”, ma allo stesso tempo auspicano “che le indagini possano procedere il più rapidamente possibile”. Secondo i sindacati, “è inaccettabile che la complessa vicenda che interessa i cantieri possa ricadere sulle spalle di lavoratori. Si tratta di operai, impiegati e tecnici necessari alla realizzazione di un’opera che, nessuno ha dichiarato, non si farà”.