Preoccupazione a Firenze per le condizioni di Manganelli
FIRENZE – Preoccupazione anche a Firenze per le condizioni di salute del capo della Polizia Antonio Manganelli. E’ da ieri che i poliziotti fiorentini, ma soprattutto i suoi vecchi collaboratori che lo hanno conosciuto durante il servizio prestato a Firenze da giovane Commissario di Polizia, stanno vivendo ore di ansia, attendendo i comunicati stampa che periodicamente forniscono la situazione aggiornata sulle condizioni di salute del loro Capo.
“Per noi tutti – ci dice il questore Francesco Zonno – sono ore di ansia e trepidazione ; per me , poi, sono momenti emotivamente intensi avendo vissuto in simbiosi tante delicate indagini criminali in giro per l’Italia”.
Manganelli è ricoverato da ieri nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale S.Giovanni di Roma dopo essere stato operato d’urgenza dall’equipe neurochirurgica del dottor Claudio Fiore per un’ emorragia al cervello seguita alla rottura di un vaso intracranico.
Il prefetto Manganelli, che è tenuto in coma farmacologico, ha trascorso una nottata tranquilla. Chi gli è vicino sa che da tempo le sue condizioni di salute sono precarie. Un intervento chirurgico negli Usa per un tumore non ha avuto gli effetti sperati, fatto sta che sono mesi che si ventila una sua uscita dalla scena. Ma come i precedenti due governi anche il governo Monti ha ritenuto di riconfermargli piena fiducia.
La reggenza nel delicato incarico di Capo della Polizia–Direttore Generale della PS è ora assunta dal Prefetto Alessandro Marangoni, nominato Vice Capo dal Consiglio dei Ministri a novembre scorso, in sostituzione di Nicola Izzo uscito dalla scena a seguito di alcune note inchieste giudiziarie.
Antonio Manganelli, di origini irpine, classe 1950, è stato il successore di Gianni De Gennaro. Negli Uffici di via Zara, dove da giovane e brillante investigatore ha diretto a fine anni settanta la Sezione antisequestri della Squadra Mobile, ha lasciato un eccellente ricordo”.