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Silvio-Berlusconi

Parisi (Pdl): su Berlusconi è tornata la caccia alle streghe

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FIRENZE – “Sarebbe quantomai opportuno che l’appello alla responsabilità rivolto alle forze politiche, in un momento così delicato per il Paese, fosse esteso anche a certe Procure che proseguono indefesse la caccia alle streghe nei confronti di Silvio Berlusconi. L’ultima stregoneria di cui viene accusato il presidente del PdL è persino grottesca: confondere una proposta di politica fiscale, come la restituzione dell’Imu, con un tentativo di voto di scambio è semplicemente ridicolo. Sulla base di questo assunto anche i 200 milioni di euro di contributi per i giovani inseriti nel programma elettorale di Enrico Rossi avrebbero rappresentato un tentativo di voto di scambio, anziché una proposta politica: noi non l’abbiamo pensato allora, non lo pensiamo oggi”. Così il coordinatore regionale del Popolo della Libertà Toscana Massimo Parisi ha commentato le due inchieste giudiziarie aperte oggi e che vedono indagato Silvio Berlusconi.

“Quel che pensiamo è che siamo di fronte all’ennesimo evidente tentativo di provare, ancora una volta, a estromettere per via giudiziaria Silvio Berlusconi dalla vita politica italiana, delegittimando così il voto di oltre sette milioni di italiani. Un uso politico della giustizia, un’ingerenza inaccettabile che costituisce un’offesa alla democrazia e agli italiani. Per questa ragione condivido a pieno la proposta di una manifestazione nazionale a difesa non solo di Silvio Berlusconi, ma dell’Italia intera, che ha bisogno di un sistema giudiziario efficiente, e non di magistrati ambiziosi e politicizzati che pur di ottenere il quarto d’ora di notorietà non esitano ad aprire inchieste destinate a finire inesorabilmente nel nulla”, conclude Parisi.

Mentre il Pdl fa quadrato sul proprio leader, gli alleati Fratelli d’Italia però prendono le distanze da eventuali accordi con il Pd. “Fratelli d’Italia è contrario al governissimo Pdl-Pd – ha sottolineato il neodeputato Achille Totaro – noi diciamo no agli inciuci, e in caso si vogliano comunque fare, non ci stiamo e ci sfiliamo. Per noi la cosa migliore è tornare alle urne, il prima possibile. Per riacchiappare i voti del centrodestra drenati da Grillo, che ci sono stati, noi lanciamo l’idea di un cantiere aperto del centrodestra, a cui possano partecipare tutti, militanti e simpatizzanti oltre che politici: questa è un’iniziativa utile, di ricompattamento e contro l’antipolitica, non altrettanto i caminetti ristretti, che danneggiano ulteriormente la tenuta e l’immagine già logore dei partiti”.

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