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La trattativa sindacale diventa un gioco a Firenze (foto, fonte: Scuola di Scienze Azienali Firenze)

“Sindacal Game”, gli studenti simulano una vertenza per gioco

La trattativa sindacale diventa un gioco a Firenze (foto, fonte: Scuola di Scienze Azienali Firenze)
La trattativa sindacale diventa un gioco a Firenze (foto, fonte: Scuola di Scienze Azienali Firenze)

FIRENZE – La trattativa sindacale diventa un gioco, oltre che un’occasione divertente e utile per imparare. Tutto questo è possibile grazie a “Sindacal Game”, una simulazione di una discussione sindacale vera e propria, orientata, ogni anno, ai settori più esposti alle ristrutturazioni e dedicata alla nautica di lusso: imprese della costa toscana che competono sulla qualità del prodotto in tutto il mondo. Quale esame più appropriato, dunque, per il corso in relazioni industriali della Scuola di Scienze Aziendali di Firenze, che non simulare con gli studenti un confronto di questo tipo? Sarà ciò che molti giovani partecipanti avranno l’opportunità di fare all’interno delle aziende nelle quali lavoreranno, a conclusione degli studi in gestione d’impresa.

L’appuntamento è per domani, sabato 2 marzo, dalle 9 alle 18, quando alcuni studenti “vestiranno i panni” di imprenditori, dirigenti, responsabili di settore dell’impresa, ed altri saranno i leaders sindacali, i rappresentanti di base, nonché coloro che non si sentono rappresentati dai sindacati “ufficiali”. Nella sede della Scuola, in via Tagliamento 16, l’esame conclusivo prevede, come criteri di valutazione, più le caratteristiche di capo classe che non dei ”primi della classe”.

Le votazioni più alte riguarderanno l’autorevolezza, le capacità di comunicazioni sintetiche, informate, combattive ma rispettose delle regole di comportamento di un tavolo di trattativa: mandare all’aria il tavolo della discussione è relativamente semplice, mentre vince chi imposta confronti serrati, finalizzati ad accordi costruttivi. In attesa dell’appuntamento, sono stati anticipati i termini della “vertenza” che verrà simulata dagli studenti: l’azienda dovrà essere ancor più competitiva nella qualità del prodotto, e contenere i costi; promuovere il personale più motivato, disponibile alle innovazioni e ai processi automatizzati di produzione.

Purtroppo, non tutti, per età e competenze, sono in grado di essere coinvolti. Diminuire il personale, premiando i migliori, tenere in considerazione le competenze e misurare la qualità, con la necessità di preservare un clima aziendale costruttivo: in tutti questi passaggi spinosi, ma obbligatori, sta la trattativa. Riusciranno i ragazzi? La risposta, domani, al ”Sindacal Game”.


Giulia Ghizzani

Giornalista

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