Modifiche alla linea 23, San Niccolò si ribella: “Ataf isola il quartiere”
FIRENZE – Anziani, studenti, lavoratori: sono infuriati i residenti di San Niccolò che, da qualche giorno, si trovano a dover fare i conti con le modifiche (temporanee) alla linea 23, il bus che solitamente serve l’intera zona e che è frequentato anche dai turisti diretti in Oltrarno. Tutta colpa dei lavori stradali in corso nell’area di Santa Croce, che hanno imposto la chiusura della direttrice via dei Benci – via Verdi e cambiato il percorso dell’autobus, tagliando fuori il quartiere. “In questo modo, Ataf isola San Niccolò e mette in grave difficoltà i cittadini”, tuonano gli utenti, abituati a servirsi del 23 per raggiungere comodamente la propria attività o abitazione. Del resto, come si legge sul sito (all’interno dell’apposito spazio dedicato alle comunicazioni), gli interventi sono iniziati lo scorso 25 febbraio e dureranno – in previsione – circa 90 giorni: un lasso di tempo decisamente troppo ampio per “tollerare” le variazioni di itinerario messe a punto da Ataf Gestioni.
“Prima delle modifiche – spiega Pier Luigi Ciolli, portavoce dell’Associazione Firenze – Cittadini per vivere la città , che ha raccolto le proteste degli abitanti -, l’autobus, proveniente da Gavinana, arrivava in piazza Ferrucci, non attraversava Ponte San Niccolò ma proseguiva fino a Ponte alle Grazie, lo imboccava in direzione Santa Croce e andava avanti verso il Duomo”. Adesso, invece, con i cambiamenti dettati dagli interventi stradali, il 23 – proveniente sempre da Gavinana – all’altezza di Piazza Ferrucci prende direttamente Ponte San Niccolò, oltrepassando l’Arno e immettendosi sui viali. “Il nuovo tracciato, però, lascia a piedi chi risiede o visita il quartiere San Niccolò e desidera magari recarsi in centro città – sottolinea Ciolli – Ovviamente c’è sempre il bussino D ma sia per la frequenza, che per la bassa capienza e gli orari non può sostituire certo il servizio della linea 23″.
In questi giorni, racconta il portavoce dell’associazione, i cittadini hanno provato a mettersi in contatto con l’azienda di trasporto ma niente, al momento, è cambiato. Eppure una soluzione ci sarebbe, ed è quella che gli stessi residenti, in una lettera indirizzata agli uffici comunali e ai vertici di Ataf, hanno teorizzato: l’autobus 23, in arrivo da Gavinana, potrebbe infatti proseguire come prima fino a Ponte alle Grazie; una volta oltrepassato, potrebbe girare a destra in Lungarno delle Grazie, percorrere ancora Lungarno della Zecca Vecchia e Lungarno Pecori Giraldi, per poi immettersi sui viali. “Quello che abbiamo illustrato nella nostra segnalazione all’amministrazione è un rimedio semplice, che deve essere subito attivato altrimenti il parlare di promozione dei mezzi pubblici rimane pura demagogia. Crediamo – conclude Ciolli – che 400 o 500 metri in più non pesino eccessivamente sulle casse della mobilità locale ma che possano restituire al quartiere di San Niccolò e a tutti, un servizio importante e fondamentale”.
Carlo Alberto Donatini
Vedendo la cartina credo che sia naturale chiedersi perché l’ATAF ed il Comune non hanno da soli presi l’iniziativa quì sopra esposta, Il quartiere di San Niccolò è composto da molti anziani e da tante persone che lavorano nel centro della città oltre agli studenti.. Non è possibile immaginare che l’unica linea ATAF che risolveva fino ad oggi il problema del trasporto cittadino della zona sia soppressa per non meno di TRE mesi visto che c’è una soluzione molto pratica passando dal ponte alle Grazie e girare sulla destra per poi tornare al centro città: si pone una risposta da parte degli Enti responsabili ai propri concittadini.