Castello, l’impegno di Renzi: “Evitare colata di cemento nell’area”
FIRENZE -“Ripensare” la funzione dell’area di Castello, alla periferia di Firenze, in modo da ”evitare quell’eccesso di cemento che vi era stato immaginato”. E’, in sintesi, quanto ha detto il sindaco Matteo Renzi intervenendo oggi in Consiglio comunale, nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio. “Per adesso la zona resta sotto sequestro, e nessuno ne ha mai chiesto il dissequestro, ricordiamolo. Ma in prospettiva – ha aggiunto il sindaco – io credo che l’amministrazione abbia un compito su quell’area: questo compito è quello di rimettere in discussione alcune funzioni che le erano state attribuite. Sia perché cambia la direzione della pista, sia perché adesso c’è un piano strutturale a volumi zero che cambia le cose. Credo sia il momento di avviare una riflessione sul suo ruolo così da evitare quell’eccesso di cemento che era stato immaginato”.
Il primo cittadino ha poi affrontato, in un’ottica più generale, la situazione dell’aeroporto di Peretola, illustrando la sua “ricetta” per il Vespucci che verrà, una ricetta costituita da tre punti principali: sviluppo dello scalo (grazie anche al collegamento con la vicina autostrada e con la futura linea 2 della tramvia), superamento dei vecchi campanilismi e costituzione di una holding con Pisa. Dopo la firma, la scorsa settimana, dell’atto che sancisce la volontà di procedere (a passo spedito) verso l’integrazione col Galilei, Renzi ha infatti parlato apertamente delle strategie e dei progetti previsti per l’aeroporto del capoluogo, a cominciare dal processo di riorganizzazione e ristrutturazione dello scalo che – in parte già compiuto – “proseguirà in contemporanea all’operazione di costruzione della nuova pista”.
“Rispetto al passato, adesso il Vespucci è una struttura moderna – ha fatto notare – La parte riservata alle partenze, al check-in, è tutta un’altra cosa: finalmente abbiamo un aeroporto degno di questo nome e anche i cittadini vedono uno scalo che sta prendendo forma. A questo aspetto è legato il miglioramento dell’accesso e dell’ingresso al Vespucci: saremo una città civile – ha ribadito il sindaco – quando toglieremo il semaforo che permette alle macchine di immettersi sull’autostrada e che adesso blocca in qualche modo i flussi“. Tra i punti di forza del “nuovo” scalo fiorentino, anche la possibilità di servirsi della linea 2 del tram, che consentirà agli utenti di raggiungere il centro storico in circa 11 minuti. “Noi siamo dell’idea – ha puntualizzato il primo cittadino – che sia incomprensibile avere una tramvia che si ferma soltanto all’aeroporto: il percorso deve arrivare a Sesto Fiorentino e deve unire il polo scientifico, il polo giuridico-sociale di Novoli e quello umanistico rappresentato dal centro città”.
Affrontanto il tema – nello specifico – della nuova pista, Renzi si è detto a favore della soluzione parallela all’autostrada, “l’unica, a nostro giudizio, plausibile per Peretola. L’amministrazione regionale, dopo un lungo percorso di analisi, ha scelto di portare nella propria discussione di giunta l’adozione di una variante al Pit che sostanzialmente consente una pista come quella auspicata dal nostro Comune. Entro il 2013 – ha ribadito – saremo quindi pronti a verificare le condizioni tecnico-amministrative necessarie affinché il processo di integrazione tra il Vespucci e il Galilei si concretizzi”. Del resto, ha spiegato Renzi, questo orientamento della pista permette di ridurre l’impatto acustico e ambientale sul territorio, consente di salvaguardare Quaracchi e Brozzi e di avere una migliore configurazione dello scalo.
“Se non ci sarà un’integrazione tra gli aeroporti di Firenze e di Pisa sarà un problema prima di tutto per Pisa, oltre che per Firenze: Firenze può giocarsela, è Firenze, è a 35 minuti da Bologna, è forte della storia della propria città. E’ interesse di Firenze però – ha aggiunto il sindaco – stare tutti insieme. C’è l’assoluta volontà di superare i campanili e il desiderio di fare un atto utile alla nostra città, comunità, regione. Bisogna andare sempre più a un accordo tra Firenze e Pisa per una holding, per la quale non abbiamo posto particolari pretese rispetto alla governance ma abbiamo dato una linea di indirizzo: i due aeroporti se vogliono possono crescere insieme. Se riusciremo a superare i campanili sarà un’operazione storica, sennò un’occasione perduta”.
La comunicazione del sindaco sull’aeroporto ha seguito, tuttavia, l’intervento in apertura del presidente Giani, le domande di attualità dei consiglieri e, soprattutto, le (molte) interrogazioni all’ordine del giorno, che hanno scatenato, tra l’altro, un acceso scontro in aula tra il consigliere Massimo Sabatini e l’assessore alla Mobilità Massimo Mattei. Al centro del botta e risposta, la tempistica: per Sabatini, le risposte alle interrogazioni verrebbero infatti fornite con eccessivo ritardo da parte della giunta e degli uffici competenti, aspetto sottolineato anche dal capogruppo del Pdl Marco Stella. “Alcune interrogazioni – ha fatto notare Sabatini – risalgono davvero a molto tempo fa. Se le risposte vengono presentate in aula con questo ritardo, significa che anche l’attività della giunta è in ritardo”. Puntuale, la replica di Mattei: “Stiamo lavorando al massimo delle nostre possibilità. Sono orgoglioso di come tutti quanti ci stiamo adoperando per darvi, ogni lunedì, risposte attente e precise alle vostre legittime domande”, ha ribattuto.