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Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per i Beni Storici Culturali e Ambientali

I resti della Monnalisa alla volta di Ravenna

Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per i Beni Storici Culturali e Ambientali
Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per i Beni Storici Culturali e Ambientali

FIRENZE – Partiranno domani, mercoledì 6 marzo, alla volta di Ravenna i resti ossei di Monna Lisa Gherardini, moglie di Francesco di Bartolomeo del Giocondo. E sarà presso i laboratori dell’Università di Bologna che saranno sottoposti ad esami accurati, come – ad esempio – il Carbonio 14 ed il DNA. La seconda parte della ricerca sul mistero dell’identità che avvolge la Gioconda, una delle opere più celebri di Leonardo da Vinci, è partita proprio stamattina e ha visto a Palazzo Medici Riccardi la conclusione degli scavi archeologici presso l’ex monastero di Sant’Orsola.

Ad esporre, nell’occasione, la sintesi della ricerca autonoma dedicata al ritrovamento della sepoltura e dei resti mortali di Monna Lisa è stato Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali, che si occupa della vicenda dal 2011 da quando cioè è stata avviata la campagna di scavi.

Tutti i risultati della ricerca saranno inoltre raccolti e condivisi sul web grazie alla piattaforma “Looking for Monalisa” progettata da Capitale Creativo, società di pr e comunicazione, e realizzata da RMO: due giovani realtà fiorentine, orgogliose di promuovere e trasmettere a livello internazionale i segreti contenuti nel capolavoro di Leonardo da Vinci, attraverso un nuovo modo di fare “divulgazione” sulla rete mediante i principali social network.

“Gli scavi compiuti a Sant’Orsola sono stati un bel regalo che la Provincia ha fatto a Firenze. Il lavoro compiuto all’interno dell’ex convento ha fornito delle informazioni preziose sulla storia della città che ormai pensavamo di aver perduto per sempre”, ha commentato Giuseppina Carlotta Cianferoni, Soprintendente reggente per l’archeologia in Toscana, intervenuta questa mattina. E ha aggiunto: “da archeologa pur non entrando nel merito del materiale raccolto nell’ex convento, per la ricerca di eventuali resti della Monna Lisa, aspetto con ansia e curiosità i risultati delle analisi che sono comunque riferibili al periodo di cui la ricerca occupa”.

A mostrarsi entusiasta dei risultati raggiunti è stato pure l’assessore all’Edilizia e al Patrimonio della Provincia di Firenze, Stefano Giorgetti: “la campagna di scavi avviata nel 2011 è l’opera che di fatto ha avviato tutto il recupero e la valorizzazione di un’enorme area purtroppo da troppo tempo dismessa – ha affermato -. Un lavoro propedeutico che nel tempo sarà in grado di riqualificare un intero quartiere e che donerà alla città nuove piazze e grandi spazi ora inagibili”.


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stefania ressa

Giornalista

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