Germi nell’aria condizionata, chiusi reparti al Meyer
FIRENZE – Microrganismi nei filtri dell’aria condizionata dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Sarebbe questa la causa dell’improvvisa chiusura, lunedì mattina, di alcuni reparti di degenza particolarmente a rischio, al 2° piano del padiglione ovest. Si tratta delle camere sterili, dove sono ricoverati i bambini che hanno subito un trapianto di midollo osseo, le stanze di isolamento della Pediatria A per le malattie infettive, alcuni posti letto della chirurgia.
Trasferiti i bambini ricoverati. A quanto si apprende sarebbero in tutto almeno una quindicina e sono stati prudenzialmente trasferiti nell’ala che ospita il cosiddetto “week hospital” destinato alle degenze brevi. L’attività di quest’ultimo risulta di fatto temporaneamente sospesa.
Tutto sarebbe venuto fuori da un controllo nei filtri dell’impianto di aria condizionata. Il microrganismo sgradito “ospite” apparterrebbe alla famiglia degli “aspergillus”, una muffa che può generare infezioni alle vie respiratorie: da una bronchite ad una polmonite. Disturbi anche seri, tanto più se chi respira quell’aria è un soggetto debole e con ridotte difese organiche, come chi ha recentemente subito un intervento chirurgico o è ricoverato per una malattia infettiva.
Attualmente le stanze “inquinate” sono state chiuse per poter completare un’attenta bonifica di tutto l’impianto di aereazione.
Il malumore circola nell’ambiente ospedaliero. Si osserva che la presenza di microrganismi in un filtro dell’aria non è di per sé un fatto straordinario. Può anche capitare. Ma la cosa più preoccupante è che questo succeda in locali che nascono per essere completamente asettici. Ancora più preoccupante è che questi ambienti siano collegati, all’evidenza, da un comune impianto di condizionamento, anziché essere loro stessi “a tenuta stagna”.
Ironia della sorte è che questo problema sia venuto fuori a distanza di appena due giorni dalla celebrazione dei 122 anni di storia dell’ospedale, che per l’occasione ha aperto sabato scorso le porte a tutte le famiglie per il consueto appuntamento annuale. In un suo intervento l’assessore regionale al diritto alla salute, Luigi Marroni, aveva salutato il Meyer come “una delle punte di diamante tra le strutture pediatriche di alta specialità in Italia”. Si riferiva alla professionalità degli operatori sanitari. Non certo allo scomodo “aspergillus”.
AGGIORNAMENTO DI GIO 6 FEB ORE 19.34
“Nessun rischio per i bambini ricoverati”. Interviene la direzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer dopo l’odierna denuncia di FirenzePost (vedi) che segnalava la chiusura di alcuni reparti, dopo che era stato individuato un germe nell’impianto di condizionamento in alcune stanze.
“Non esiste alcun rischio per i pazienti attualmente ricoveratiin seguito all’aumento della carica biologica rilevata in uno dei settori dell’ospedale Meyer – dice l’Azienda in un comunicato –né risulta alcuna situazione di infezione o dannoper i pazienti. La situazione è comunque in corso di radicale soluzione”.
La “scoperta” del germe è stata fatta durante un controllo periodico ai filtri dell’aria condizionata. Immediato il trasferimento dei ricoverati (circa una quindicina) in un’altra ala dell’ospedale e avviata l’attività di “sanificazione” dell’impianto di condizionamento. L’intervento, a quanto di apprende, dovrebbe concludersi entro questa settimana. Nei primi giorni della prossima settimana saranno effettuati i controlli ambientali per verificare il ripristino della condizioni igieniche ottimali.
“La garanzia per la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari – si legge nella nota della direzione del Meyer – è unobiettivo prioritario che giustifica i moderati disagiche si verificheranno in questi giorni, in termini di posticipazione di alcuni ricoveri programmati”.
Questo è quanto dice l’Azienda, che conferma il fatto, dando positive rassicurazioni sulla salute dei pazienti. Resta però irrisolta la domanda già avanzata da FirenzePost sulperché stanze ospedaliere così particolari (come quelle asettiche e quelle di isolamento) debbano aver un impianto di areazione in comunecon altri reparti, anziché essere completamente autonome anche sotto questo aspetto.
Sarebbe opportuno che il direttore generale dell’Aou Meyer,Tommaso Langiano, potesse dare altrettanta rassicurazione anche sotto questo aspetto. FirenzePost è a disposizione per ospitare ogni commento al riguardo.L’Azienda unilateralmente definisce poi “moderato” il disagio procurato ai piccoli pazienti e ai genitori,soprattutto a quelli che aspettano un ricovero. Probabilmente i diretti interessati la pensano in maniera diversa.