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“Irlanda in festa” diventa maggiorenne (ma perde San Patrizio)

Giulia Lorimer e Stefano Corsi dei Whisky Trail, protagonisti della 18ma edizione di "Irlanda in festa" all'Obihall di Firenze.
Giulia Lorimer e Stefano Corsi dei Whisky Trail, protagonisti della 18ma edizione di “Irlanda in festa” all’Obihall di Firenze.

FIRENZE – Fosse una donna potrebbe votare. Ha compiuto 18 ann ‘Irlanda in festa’, il tradizionale appuntamento fiorentino con la cultura, la musica, la birra e la gastronomia del paese dei trifogli. Che tra Firenze e l’Irlanda esistesse una fil rouge è cosa datata: al Franchi, per esempio, la recente partita di rugby (sport nazionale in Irlanda) si è trasformata in una mega festa con 35mila invitati; poi quasi 45 anni fa proprio a Firenze nacque un gruppo, i Whisky Trail, dediti alla musica irlandese e da allora hanno infilato solo una serie infinita di successi. Anche per queasto “Irlanda in festa” da 18 anni è uno degli appuntamenti più attesi della fine inverno in riva all’Arno. E che da martedì 12 a giovedì 14 marzo torna nella consueta cornice dell’ObiHall di Lungarno Aldo Moro angolo via Fabrizio De André.

Saranno tre serate di musica dal vivo, danze popolari, piatti tipici, esposizioni, dischi, libri, performance e artigianato. E tantissimi ospiti – ogni sera dalle 20 cinque ore di concerti e spettacoli – provenienti dall’altra parte della Manica e non solo, a conferma della dimensione internazionale raggiunta ormai dalla musica celtica. Gruppi come i Whisky Trail, ad esempio, che per primi in Italia, dal lontano 1975 hanno fatto conoscere i suoni e le leggende dell’Isola di Smeraldo. Alla band capitanata da Stefano Corsi e Giulia Lorimer il compito di dare il via alla kermesse, martedì 12 marzo. In primo piano il nuovo album Celtic Fragments, in uscita proprio in questi giorni e di cui sarà proposta un ricca anteprima.

La serata sarà aperta dai giovani di Hidden Note e dall‘Ensemble Sangineto, formidabile formazione nata attorno all’arte liutaria di Michele Sangineto, affiancato da ben quattro componenti della sua famiglia. Sul palco portano arpe e salteri ma anche strumenti tratti da pitture rinascimentali come “l’organo di carta” di Leonardo da Vinci: bellissimo e ingegnoso, nessuno aveva mai pensato di realizzarlo prima. Tutti questi straordinari strumenti saranno in mostra durante i tre giorni di Irlanda in Festa.

Altra anteprima, quella che Massimo Giuntini offrirà mercoledì 13 marzo: il nuovo album s’intitola “Promises” e a detta dello stesso musicista aretino – tra i massimi virtuosi italiani di uilleann pipes – “è un disco che allarga i miei orizzonti verso un sound più intimista e in cui suono praticamente tutti gli strumenti”. Sempre mercoledì, dalla Scozia, approdano sul palco di ObiHall il violino di Chris Stout e l’arpa di Catriona Mc Kay, per un live suggestivo e cinematico. Chiuderanno la serata i toscani Dalriada, interpreti di un ampio repertorio di danze irlandesi.

Il gran finale di giovedì 14 parte sulle note, al femminile, del trio The West Wind e termina con il coinvolgente live degli Orion, gruppo che, sotto la bandiera dei suoni celtici, riunisce da un quarto di secolo musicisti irlandesi, scozzesi, britannici e belgi, tra cui il bouzouki di John Faulkner, un vera leggenda. A loro l’onore di chiudere Irlanda in Festa.

E ancora, tutte le sere: nel ridotto ObiHall stage di danze irlandesi (dalle 19 alle 20,30 – prenotazioni tel 055.6504112 o presso la biglietteria del Teatro) a cura dei Gens d’Ys; proiezione del lungometraggio “Dreaming of Ireland” di Marco Daffra con musiche dei Whisky Trail; birre irlandese e piatti tipici; stand di artigianato, libri, dischi e creazioni ispirate alla tradizione celtica. Purtroppo un solo rammarico: che quest’anno la festa durerà qualche giorno in meno e non comprenderà la serata del 17 marzo, San Patrizio, il Santo Protettore dell’Irlanda.

“Irlanda in Festa” è organizzata con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata d’Irlanda, l’ingresso costa 10 euro e per chi acquista il biglietto in prevendita, una pinta di birra in omaggio!


Marco Ferri


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