L’Inps abolisce il CUD cartaceo. La preoccupazione dei pensionati
FIRENZE – La legge di stabilità ha previsto che l’Inps non invii più il modello CUD cartaceo, via posta ordinaria. Questo ha creato un po’ di allarme tra gli interessati (soprattutto pensionati) che dovranno collegarsi sul sito dell’Inps per farsi rilasciare il pin e poter scaricare il proprio certificato di dichiarazione dei redditi.
Il caso è arrivato anche in Palazzo Vecchio. Secondo il vicepresidente del consiglio comunale Salvatore Scino (Pd) si tratta di “un’altra prova di insensibilità della politica, incapace di comprendere le reali esigenze del cittadino imponendo viceversa, che sia il cittadino a porsi al servizio della pubblica amministrazione, anche quando, come in questo caso, il cittadino è una persona anziana, con giustificata poca familiarità del mezzo telematico. Una inversione dei ruoli che è incomprensibile in uno stato civile”.
Oltretutto, molti pensionati hanno rilevato insufficiente informazione da parte dell’Inps che si è limitata a pubblicare la notizia sul suo sito e con qualche laconico e burocratico comunicato stampa. E i cittadini che non riusciranno a presentare la dichiarazione entro i termini previsti potrebbero essere soggetti a pesanti sanzioni di carattere amministrativo con necessità di dover ricorrere al commercialista di turno o ai vari CAF per far valere le loro ragioni, andando, tra l’altro, ad intasare anche Agenzie e Commissioni tributarie.
Resta comunque possibile farsi inviare il modello cartaceo CUD al proprio domicilio contattando il numero verde 800-434320 dedicato (funzionante in modalità automatica senza intervento ) raggiungibile solo da rete fissa o al 06.164.164. Altre modalità telematiche o a pagamento sono riportate sul sito dell’Inps.
Davide
Io sono registrato nel sito dell’INPS da diversi anni, tuttavia la cosìdetta velocizzazione del servizo da parte loro risulta a me solo simbolica.
L’anno scorso mi fu mandato per posta ordinaria il CUD il giorno 19 aprile 2012 con quasi due mesi di ritardo dalla scadenza del 28 febbraio 2012.
Da quello stesso giorno (19 APRILE !) risultava scaricabile come PDF dalla cassetta postale dell’INPS.
Quindi che differenza c’è nel servizio, sia io giovane o anziano ? ? ?
paolo
nel sito inps non si trova niente e’ un po’ confusionario. Anche questo un effetto Fornero!