Aeroporto di Peretola, i sindaci della Piana riuniti a Prato per dire “no” alla pista parallela
PRATO – Sarà certamente un dibattito acceso, quello previsto per domani all’interno del Palazzo Comunale di Prato: in Consiglio si discuterà, infatti, dell’aeroporto di Peretola e dell’orientamento della nuova pista alla luce dell’approvazione – da parte della giunta regionale – della variante al Pit (Piano di Indirizzo Territoriale) che include la soluzione parallela per lo sviluppo futuro del Vespucci. Una scelta, quella della Regione, osteggiata dal primo cittadino di Prato Roberto Cenni e dagli altri sindaci della Piana, che domani, nel primo pomeriggio, si riuniranno in Consiglio per ribadire il loro forte “no” al progetto di realizzazione della nuova pista.
Alla seduta, su invito di Cenni, parteciperanno quindi i rappresentanti delle Province di Prato e Firenze e dei Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Carmignano, Poggio a Caiano, Sesto Fiorentino e Signa. Tutti insieme per far sentire la loro voce alla Regione e affrontare, punto per punto, le criticità del piano di potenziamento dello scalo fiorentino, un piano che individua – soprattutto – nella nuova pista parallela all’autostrada un elemento di forza per la rinascita complessiva dell’area aeroportuale del capoluogo.
Il confronto in aula, tra le diverse parti in causa, verterà in particolare attorno a un documento, approvato dalla Conferenza dei capigruppo consiliari di Prato e che sarà posto al centro dell’attenzione dell’assemblea. Nel testo vengono elencate tutte le problematiche e gli effetti conseguenti alla costruzione della nuova pista, a cominciare dell’impatto sanitario che il progetto di riqualificazione dello scalo potrà avere sulla popolazione. “L’aeroporto di Peretola – si legge nel documento – è collocato all’interno di un’area metropolitana densamente urbanizzata, attraversata da numerose infrastrutture e sulla quale graveranno altre opere programmate e, in particolare per il nostro territorio, dalla terza corsia autostradale. Il progetto di qualificazione dell’aeroporto dovrebbe necessariamente tener conto del contesto in cui si inserisce e dovrebbe dare garanzie per quanto riguarda la compatibilità dell’intervento con la qualità di vita degli abitanti della piana: si rende perciò indispensabile la valutazione di impatto sanitario (V.I.S.)”.
Lo stesso, fanno notare tuttavia i consiglieri pratesi, dovrebbe però avvenire anche per la variante di integrazione al Pit, relativa al parco agricolo della piana e al potenziamento del Vespucci di Firenze: “Recentemente approvata dalla giunta regionale, dovrebbe tener conto prioritariamente della qualità della vita dei cittadini residenti nei comuni della Piana. Il progetto di parco agricolo che si propone di migliorare complessivamente la qualità ambientale e paesaggistica della piana, promuovendo nel contempo attività agricole capaci di generare anche lavoro e reddito, sarebbe notevolmente ridimensionato dalla realizzazione di una eventuale pista parallela convergente – spiega la Conferenza dei capigruppo – La realizzazione di pista parallela convergente con decollo e atterraggio sulla nostra città produrrebbe pesanti ricadute sull’inquinamento acustico, la qualità dell’aria e la salute dei cittadini”.
Per non parlare, poi, dello sviluppo del trasporto e dei collegamenti con Pisa, scalo ritenuto più adatto ad accogliere interventi di ristrutturazione e ampliamento, e ritenuto capace di poter seriamente incidere sul traffico aereo regionale, a differenza dell’aeroporto di Firenze. “Al di là delle apparenti criticità campanilistiche, nell’ambito della valorizzazione del sistema aeroportuale toscano, si auspica inoltre che, in tale ottica strategica, vengano potenziate le direttrici di transito stradale e ferroviario dirette verso l’aeroporto di Pisa che morfologicamente e logisticamente – prosegue il documento – appare più consono ad un’effettiva valorizzazione del traffico aereo toscano. Appare comunque indispensabile prevedere collegamenti rapidi sulla direttrice Prato-Firenze”.
Per tutte queste ragioni, il “no” dell’amministrazione pratese è secco e deciso: “il Consiglio Comunale di Prato esprime contrarietà a una eventuale realizzazione di piste di decollo e atterraggio che vedano coinvolto – termina l’atto – il nostro territorio cittadino”.
Non resta che attendere domani pomeriggio per capire cosa avranno intenzione di fare i vertici del distretto laniero assieme ai rappresentanti politici delle altre realtà della Piana.