Lotta alla mafia, sabato il corteo in ricordo delle vittime
FIRENZE – Una giornata per dire “no” alla criminalità organizzata, pensata per lanciare un messaggio a livello nazionale che quest’anno partirà proprio da Firenze. E’ in programma per questo sabato, la 18esima edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, promossa dall’associazione Libera e Avviso Pubblico.
Oltre 900 nomi di vittime innocenti – semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali, uccisi per aver compiuto il loro dovere con rigore e coerenza – saranno ricordati già a partire da venerdì, con l’incontro riservato dei familiari nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio e la veglia nella basilica di Santa Croce. Sabato si svolgerà invece la grande marcia: per questa occasione, è previsto l’arrivo in città di oltre 100mila persone, che prenderanno parte al corteo. La sfilata partirà dalla Fortezza da Basso (il ritrovo è fissato per le 8) e arriverà alle 10.45 allo stadio Artemio Franchi (viale Pierluigi Nervi – ex viale Maratona).
La manifestazione passerà da via Strozzi, via Crosseria, via XX Settembre, via Mafalda di Savoia, Ponte Rosso, via Masaccio, via degli artisti, e proseguirà poi su via del Pratellino e viale dei Mille. Alle 11 avrà inizio la lettura dei nomi delle vittime di mafia e a seguire gli interventi dal palco; alle 12.45 è prevista invece l’esibizione di Fiorella Mannoia. Nel pomeriggio, dalle 14.30, sarà possibile partecipare ai seminari (ai quali è però necessario iscriversi).
L’evento sarà raccontato da Libera anche attraverso i profili social ufficiali dell’associazione, Facebook e Twitter (hashtag dell’evento #Fi16marzo). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito di Libera.
Ma non è tutto. Sempre a Firenze, oggi, Unioncamere Toscana sottoscriverà un protocollo d’intesa con Libera: la collaborazione tra le due realtà punta a sostenere i progetti di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, con particolare riferimento e attenzione a quelli che prevedono la gestione con finalità produttive e aziendali; a condividere le informazioni e gli studi di natura economico-statistica elaborati dagli uffici camerali; a promuovere la conoscenza dei prodotti a marchio ”Libera Terra” provenienti dalle terre confiscate alla criminalità organizzata, e a istituire un ”Gruppo di studio e di lavoro” con il compito di analizzare i fenomeni di presenza delle mafie nel territorio.
”Questo protocollo – ha sottolineato Vasco Galgani, presidente di Unioncamere Toscana – concretizza il lavoro avviato da tempo sulla base dell’impegno alla responsabilità che le Camere di Commercio toscane fanno proprio e nasce dalla convinzione che la tutela della legalità sia prioritaria, in particolar modo in un periodo storico come quello attuale, che vede gli imprenditori affrontare grandi difficolta”’. ”Per questo abbiamo deciso di impegnarci per promuovere, fra le altre iniziative, incontri e confronti anche sul territorio per conoscere meglio le tante facce – ha concluso – delle infiltrazioni mafiose”.