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Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana

Protezione civile: nuovo sciopero della Sala Operativa della Regione

Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana
Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana

FIRENZE – Dopo lo sciopero dello scorso mese, tornano a incrociare le braccia in segno di protesta. Sono i lavoratori della Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) della Regione, che domani – dalle 10 alle 14 – si asterranno dal lavoro per far sentire nuovamente la loro voce a Palazzo Strozzi Sacrati.

“Siamo dovuti ricorrere al secondo sciopero perché non abbiamo avuto nessuna risposta da parte dell’amministrazione regionale”, spiegano. La motivazione di questa seconda giornata di mobilitazione resta, ad ogni modo, la stessa di febbraio: la non corretta applicazione da parte della Regione Toscana dell’accordo sindacale triennale sottoscritto nel novembre 2011 “per l’utilizzo delle economie realizzate attraverso la riduzione delle spese di funzionamento della SOUP e per l’avvio di un percorso di riconoscimento professionale del personale”.

Già intorno ai primi di febbraio, i dipendenti avevano esposto, nel dettaglio, le problematiche registrate e i perché della protesta. “Questa struttura, gestita dalla Regione Toscana, ha una funzionalità di 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, regolata da specifiche procedure operative, ed è articolata in turni di sei ore con la presenza di un Responsabile Operativo di Sala (ROS) e di un numero di addetti di sala (AS), variabile in funzione delle esigenze e dei livelli di rischio – aveva spiegato, a Firenze Post, la Rsu della Regione, ripercorrendo tutta quanta la vicenda – E’ essenzialmente una sala antincendi che si serve del contributo del personale regionale e dei vigili del fuoco”.

La sala è stata aperta nel 2004, ma soltanto negli ultimi anni ha conosciuto un forte incremento in termini di impegno e coinvolgimento diretto. “Circa due anni fa, a seguito di alcune sollecitazioni ricevute dai lavoratori, che ritenevano fosse opportuno aprire un confronto con la Regione per avere un riconoscimento sul piano delle reponsabilità – avevano sottolineato i sindacati, sempre in occasione dello sciopero di febbraio -, abbiamo intavolato una trattativa con i vertici regionali, discussione che si è conclusa, non senza tensioni, con la sottoscrizione di un accordo importante”. Nel testo, siglato nel novembre del 2011 appunto, veniva riconosciuto al personale dell’unità un trattamento economico aggiuntivo (quota di produttività), che sarebbe stato corrisposto per i successivi tre anni, a partire dal 1 gennaio 2012.

“E invece nulla. La Regione dopo il primo anno ha dismesso l’accordo, senza preavviso. Noi, rappresentanti sindacali, lo abbiamo saputo direttamente dai lavoratori che la quota di produttività, per motivi economici, non sarebbe stata versata né per il 2013, né per il 2014. Questa è una scelta che non condividiamo e non comprendiamo, viste le grosse responsabilità e l’impegno dei lavoratori – aveva ripetuto la Rsu – della sala operativa”.

Di qui, dunque, lo sciopero del mese scorso e, a seguire, quello di domani, nella speranza che la Regione possa fare un passo indietro. “Ci auguriamo che stavolta qualcosa si smuova. Da parte nostra richiediamo – affermano i lavoratori – un incontro urgente tra l’amministrazione regionale e la Rsu, il pieno rispetto dell’accordo sottoscritto nel 2011 sotto il profilo economico e professionale, e l’avvio di un percorso di riconoscimento della Soup come Struttura speciale regionale”.

Solo nel 2012, sono stati gestiti e coordinati attraverso la sala operativa, 2.287 eventi antincendi boschivi e 374 eventi di protezione civile sull’intero territorio regionale.


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Giulia Ghizzani

Giornalista

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