Slargo di via Cecioni: colabrodo di buche insidiose
Il video-denuncia della commerciante Maria Elena che segnala i disagi dello slargo
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FIRENZE – Non sarà né il primo né l’ultimo manto dissestato in città, ma lo spazio di via Cecioni che si affaccia su viale Talenti “è ridotto da anni in una gigantesca groviera”, tuonano alcuni residenti. Costellato da cartelli che ne segnalano il dissesto – e che seppur temporanei sono diventati parte integrante della strada – e da vere e proprie voragini che, soprattutto con la pioggia, si trasformano in una sorta di micro piscina, è più volte stato segnalato all’amministrazione.
“Non immagina quanta gente abbiamo visto cadere – lamenta Maria Elena che dal 1981 ha il chiosco di fiori ‘Marilena’ proprio sull’area ‘incriminata’ –; anziani che devono barcamenarsi tra le decine di buche sparse qua e là, ciclisti costretti a sfiancanti gimcane. Ma nessuno è mai intervenuto perché non si capisce a chi appartenga questo spazio: se al Comune o al privato”.
Pare infatti che per quasi 30 anni l’amministrazione comunale abbia avuto un contenzioso (chiuso un paio di anni fa) con il proprietario di Marionnaud, la profumeria che si affaccia su questo enorme marciapiede. Proprio quest’ultimo, rivendicando la proprietà del suolo, fece causa alla commerciante del chiosco; causa che infine Maria Elena vinse spendendo però diversi soldi e subendo una serie di disagi anche morali. “Malgrado la questione si sia risolta ancora non sappiamo chi sia l’effettivo proprietario – dice la signora – e dunque non abbiamo idea a chi rivolgerci per chiedere che venga messo in sicurezza”.
Intanto, qualche mese fa, consapevole delle difficoltà di questa sorta di percorso ad ostacoli un cittadino ha pensato bene di coprire di suo pugno una buca pericolosa a ridosso del chiosco di fiori. “Per me è diventata un’impresa esporre fiori – fa sapere Maria Elena – perché lo stato in cui versa il suolo è imbarazzante. Qualcuno fortunatamente si sta di nuovo attivando – aggiunge la commerciante – tant’è che proprio ieri alcuni abitanti hanno iniziato a raccogliere firme per cercare di ottenere qualcosa dall’amministrazione”. Non si fa fatica a capire tuttavia che, considerando gli interrogativi che pendono sullo slargo di via Cecioni, i lavori di riqualificazione sono destinati a tardare ulteriormente. Eppure basterebbe che chi di dovere – che sia il Comune o il privato – si assumesse la responsabilità di intervenire, prendesse visione delle planimetrie dell’area e verificasse chi sia l’effettivo proprietario. Se non altro per evitare che qualcuno, fino alla fine, si faccia male davvero.
Tony
Ho vissuto in via cecioni per anni, e posso assicurare che il cartello che indica “marciapiede dissestato” è in quel punto da quando ha aperto Mc Donalds, quindi da circa quindici anni! È a dir poco vergognoso per un amministrazione che professa “la città del bello”, ma forse Renzi parlava solo del centro storico, per il resto cosa importa…