Processo TAV, assoluzioni annullate dalla Cassazione
FIRENZE – Ci sarà un nuovo processo d’appello per il procedimento sui danni ambientali legati ai lavori per l’Alta velocità ferroviaria in Mugello tra Firenze e Bologna. La decisione è stata presa dalla Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso della procura di Firenze.
La Suprema Corte ha annullato la sentenza con cui, nel giugno 2011, in appello a Firenze i 39 imputati erano stati assolti. In primo grado invece, nel marzo 2009, erano state condannate 27 persone, con pene da tre mesi d’arresto a 5 anni di reclusione ed erano state stabilite provvisionali per il risarcimento danni di oltre 150 milioni di euro.
Le pene più alte erano state per i vertici del Cavet, il Consorzio di imprese che ha avuto in appalto i lavori, a processo insieme a responsabili e dipendenti di ditte in subappalto, gestori di cave e di discariche, intermediatori per i rifiuti.
I reati per i quali dovrà esprimersi di nuovo l’appello sono l’illecita gestione dei rifiuti. I danni ambientali erano stati stimati dalla procura sui 750 milioni di euro.