E’ morto il capo della polizia Manganelli. Aveva lavorato a Firenze negli anni 70
FIRENZE – E’ morto il capo della Polizia Antonio Manganelli. Era ricoverato dal 22 febbraio all’ospedale San Giovanni a Roma affetto da una grave malattia, successivamente trasferito al Celio di Roma. Manganelli, avellinese, 63 anni, prima di diventare capo della polizia ha lavorato alla questura di Firenze nei fine anni 70, dove ha lasciato un ottimo ricordo e un esempio professionale per i colleghi più giovani.
Proprio da quegli anni Manganelli ha operato costantemente nel campo delle investigazioni, acquisendo particolare esperienza e preparazione tecnica nel settore dei sequestri di persona a scopo di estorsione prima ed in quello antimafia poi. Ha lavorato al fianco dei più valorosi magistrati e di organi giudiziari investigativi europei ed extraeuropei, dei quali è diventato negli anni un solido punto di riferimento, legando il suo nome anche alla cattura di alcuni dei latitanti di maggior spicco delle organizzazioni mafiose
Un ottimo ricordo di Manganelli lo ha recentemente testimoniato Mariella Magi, vedova di Fausto Dionisi, ucciso da militanti di Pima Linea durante un fallito tentativo che volevano far evadere alcuni detenuti dal carcere delle Murate. La presidente dell’Associazione Memoria ha sottolineato lo spessore umano oltre che professionale di Manganelli, “che ci è stato molto vicino dopo la scomparsa del marito. E’ sempre stato esemplare e disponibile”.
Anche la polizia stradale toscana conserva un ottimo ricordo di Manganelli, per essersi speso in prima persona nella brutta vicenda che nel 2007 novembre vide l’uccisione del tifoso laziale Gabriele Sandri. La data e il luogo dei funerali saranno comunicati nelle prossime ore.
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