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Il caso Narducci

Caso Narducci, intreccio tra mostro di Firenze e un cadavere nel lago Trasimeno

Il caso Narducci
Il caso Narducci

Per una particolare coincidenza, mentre ieri le agenzie di stampa battevano la notizia che la Cassazione aveva pronunciava la sentenza che “nessuna associazione per delinquere operò per depistare le indagini sulla morte di Francesco Narducci, il cui cadavere venne trovato il 13 ottobre del 1985 nel lago Trasimeno”, nelle stesse ore a Firenze presso la sede Rai è stato presentato il libro di Alvaro Fiorucci “Small 48. Il dottore di Perugia e il mostro di Firenze”, Morlacchi editore.

L’iniziativa, fissata da tempo, è stata dei Rotary Club Firenze Nord, Firenze Bisenzio e Firenze Sesto Calenzano, con il patrocinio del governatore del 207° distretto del Rotary Franco Angotti.

Il libro porta dentro ad una delle indagini più controverse degli ultimi tempi, tra omicidi, persone scomparse, fatti che si annodano tra di loro e da cui bisogna trarre il bandolo della matassa, combattendo la reticenza e spiegando l’irragionevole intreccio che sembrano prendere gli eventi.

L’autore scrive come se stesse girando un film: come un regista che raccoglie le immagini e le mette insieme. La storia è conosciuta: le indagini sugli omicidi fiorentini del “mostro” , partendo dal 21 agosto 1968 con la morte di Antonio Lo Bianco e Barbara Locci a Signa fino all’8 settembre 1985 con l’omicidio di Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot a Scopeti. La pista investigativa fiorentina si ricollega in seguito a quella di Perugia per la morte di Francesco Narducci, medico e professore universitario, deceduto nel Lago Trasimeno a soli trentasei anni nel 1985, a poche settimane dall’ultimo degli omicidi del mostro.

fiorucci_copertina20009_11_2012Molti gli aspetti singolari, uno tra questi la taglia “48 small” dei pantaloni indossati dal Narducci al momento della sua sepoltura, che contrasterebbe con la corporatura ben più robusta dell’uomo ripescato cadavere nel lago.

Il libro di Fiorucci non è un romanzo, ma una vera e propria cronistoria ove l’autore mette in risalto i fatti attraverso i protagonisti veri o presunti, narrando gli eventi dalle morti, ai suicidi, all’esoterismo e alla magia che hanno reso caratterizzato il caso, dove la realtà giudiziaria si incontra con quella di tutti i giorni e con i pensieri delle persone comuni.

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