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Undercover. Niente è come sembra

di Roberto Riccardi
Edizioni E/o
Collana Sabot/age
Pagine 224
Undercover
Undercover

L’ultimo libro di Roberto Riccardi “Undercover – niente è come sembra” cattura sin dalle prime pagine il lettore.

Tutto è incentrato su due personaggi Rocco Liguori e Nino Calabrò, le cui vite si rincontrano a distanza di anni. Entrambi crescono in un piccolo paese in Aspromonte, ma prendono strade separate. Assaporiamo i sapori della loro infanzia in un posto tipicamente del sud che l’autore descrive benissimo fino a che ritroveremo Liguori come agente sottocopertura della Direzione Antidroga e Nino Calabrò entrato a far parte di una ‘ndrina..

Tutto parte da un carico di cocaina che deve raggiungere l’Italia passando per Tangeri e dalla sparizione di un agente sotto copertura. Nello sviluppo della trama troveremo altri personaggi: un generale messicano passato sotto le fila di un’organizzazione criminale detta “Zetas”ed una donna colombiana affascinante che si occupa di mostre d’arte..

La storia vede le due vite di Nino e Rocco incontrarsi, con le loro debolezze, i loro sentimenti e l’onore che devono difendere: uno quello dello Stato e l’altro quella della società a cui appartiene. Due vite difficili: quella dell’agente sempre con il battito cardiaco alto per la paura di essere scoperto, che si ritrova a stretto contatto con le organizzazioni criminali che non si fanno alcuno scrupolo pur di raggiungere i propri interessi. L’altra quella dell’uomo che si ritrova a far parte di un’organizzazione d’onore con le sue regole e le sue attività da mandare avanti.

L’autore tratteggia in modo coinvolgente l’attività sottocopertura degli uomini delle forze dell’ordine che si celano sotto altre spoglie e dimenticano la vita che avevano prima ed affascina la storia con la descrizione delle attività poste in essere dalla ’ndrangheta: riciclaggio di denaro, estorsioni, sfruttamento dei più deboli, clandestini assoldati alla criminalità pur di sopravvivere. La storia riesce a far vedere come la droga muova molti interessi economici in ambito mondiale e di come essa si intrecci in giochi di potere fra finanza e politica.

Sicuramente l’autore sa muovere il linguaggio in modo eccellente e cattura il lettore attraverso le emozioni che vengono descritte dei vari personaggi e di come il destino muova le fila fino ad un epilogo che lascia di stucco.

Bellissime le parole finali “Il mio futuro è diverso. Dove porta la strada non lo so, ma è lì che vado. Da qualche parte c’è un altro me stesso che mi aspetta, per gettare alle ortiche questa tristezza.”

E’ palese il percorso vissuto di Riccardi, colonnello dei Carabinieri con un passato all’antidroga del Nucleo Investigativo di Roma, con esperienze lavorative in Sicilia e Calabria, che ci dà un’immagine di come il traffico mondiale di cocaina tocchi tutti dall’America Latina all’Italia.

Riccardi dirige la rivista “Il Carabiniere” ed è anche giornalista. Ha debuttato in ambito letterario nel 2009 con “Sono stato un numero. Alberto Sed racconta (edito Giuntina), con il quale è stato insignito del Premio Acqui Storia e del Premio ADei-Wizo dell’Associazione Donne Ebree d’Italia. Ha pubblicato anche un giallo nel 2009, edito da Mondadori “Legame di Sangue”, con il quale ha ricevuto il Premio Tedeschi.

Quest’ulteriore giallo, edito dalle Edizioni e/o (collana sabot/age curata da Massimo Carlotto e diretta da Colomba Rossi) consacra Riccardi nel panorama italiano, come uno scrittore davvero interessante.

voto 8/10

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