Made in Tuscany, 11 miliardi di export
FIRENZE – Con una crescita del 6,5%, il Made in Tuscany ha superato gli 11 miliardi di euro di export, recuperando interamente quanto perso durante la crisi. I dati sono stati forniti oggi dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca CR Firenze e riguardano i distretti industriali toscani nel 2012.
In base al report, la crescita è diffusa alla maggior parte delle realtà distrettuali toscane, anche se 6 distretti su 19 hanno registrato comunque una contrazione delle esportazioni. Tra i distretti meno virtuosi quello tessile a Prato (-5,1%) che perde circa 77 milioni di euro di vendite estere rispetto al 2011, quello del mobile di Quarrata (-10,1%) e la ceramica di Sesto Fiorentino (-13,2%).
In forte espansione, invece, la pelletteria e calzature di Arezzo (+33,4%), l’oreficeria di Arezzo (+16.3%), il marmo di Carrara (+11,4%), la pelletteria e calzature di Firenze (+8,4%) e i vini del Chianti (+8%).
I migliori mercati per il Made in Tuscany restano gli Stati Uniti (+17,2%), Emirati Arabi Uniti (+55,9%), Hong Kong (+12%), Regno Unito (+7,9%), Cina (+11,8%) e Giappone (+20,4%). Qualche segnale positivo arriva anche dal polo farmaceutico toscano che registra una debole crescita delle esportazioni (+2,1%) grazie, soprattutto, al mercato francese che consente di compensare i bruschi crolli verso Germania e Brasile.
“I segnali confortanti che emergono nel quadro complessivo delle esportazioni dei distretti toscani nel 2012 non dissipano completamente le ombre relative ad un mercato del lavoro locale che continua a soffrire la forte debolezza della domanda interna – si legge nel report -. Infatti, la cassa integrazione nei distretti toscani, nonostante la buona evoluzione dell’export, è rimasta su livelli elevati ed è fortemente aumentata nelle realtà locali più in difficoltà sui mercati esteri e più dipendenti dall’evoluzione del mercato italiano”. Per questo il 2013 sarà caratterizzato dalla necessità di rafforzare ulteriormente la crescita sui mercati internazionali.
Anche per il distretto nautico della Versilia, specializzato nella produzione di superyacht, è stato fortemente colpito dalla crisi e stenta a riprendere quota. Le imprese hanno fortemente sofferto il calo della domanda. I dati relativi alle esportazioni del 2012, dopo un biennio favorevole, evidenziano un drammatico calo (-43%) che ripropone con forza il problema della capacità in eccesso nel distretto.