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Alberto Monaci

Rossi, Monaci e Magnolfi probabili “grandi elettori” della Toscana

Alberto Monaci
Alberto Monaci

FIRENZE – Dovrebbe essere composta da Enrico Rossi, Alberto Monaci e Alberto Magnolfi la lista dei “grandi elettori” espressione della Toscana che insieme alle Camere riunite in seduta comune eleggeranno il nuovo presidente della Repubblica a partire dal 18 aprile.

Nel Parlamento riunito in seduta comune insieme ai grandi elettori (tre per ogni regione con l’eccezione della Valle d’Aosta che ha un unico rappresentante) l’elezione avverrà con le regole previste dall’articolo 83 della Costituzione: per i primi tre scrutini la maggioranza richiesta è quella dei due terzi, dal quarto è sufficiente la maggioranza assoluta.

In Toscana, dunque, la scelta è caduta sul presidente della Regione Rossi, sul presidente del consiglio regionale Monaci e su un rappresentante dell’opposizione, che dovrebbe essere il presidente del gruppo Pdl Magnolfi, anche se all’interno della minoranza sono state vagliate anche le proposte di Roberto Benedetti, vicepresidente del consiglio regionale e Stefania Fuscagni, portavoce delle opposizioni. Una scelta, quest’ultima, che sarebbe servita per garantire la pluralità di genere, visto che da sinistra non ci sono mai state candidate donne.

Caduta nel vuoto la proposta fatta dai renziani di sostituire Monaci con il sindaco di Firenze Matteo Renzi. L’idea aveva trovato terreno fertile nei giorni scorsi per motivi squisitamente politici: il gruppo fedele a Monaci in consiglio comunale a Siena ha determinato la caduta del sindaco Pd Franco Ceccuzzi e adesso è in attesa di riposizionamento in vista delle primarie che si terranno a breve. Alla fine il gruppo Pd ha scelto Monaci con una serratissima elezione interna finita 12 a 10.

Anche se la scelta della rosa da inviare a Roma da parte del consiglio regionale non ha mai costituito grande terreno di battaglia politica, quest’anno la novità politica di Matteo Renzi sembrava aver cambiato le carte in tavola. Invece alla fine nel centrosinistra ha prevalso una soluzione istituzionale, anche se sarà domani il consiglio regionale a votare ufficialmente i nomi. E – come dimostra il passato – non si possono escludere novità dell’ultimo minuto.

L’ultima volta, ad esempio, nel 2006 nel mirino ci finì sempre il presidente del consiglio regionale, Riccardo Nencini, che dichiarò espressamente di voler votare per la radicale Emma Bonino, allora come oggi nella rosa dei “presidenzibiali”. La dichiarazione fece irritare l’ala cattolica del centrosinistra che provò a sostituirgli Caterina Bini forzando il voto in consiglio regionale. Artefice della manovra politica, che alla fine non riuscì, fu proprio quel Monaci che quest’anno ha rischiato di restare fuori dalla terna.

Domani a partire dalle 9,30 in diretta streaming su Firenze Post il consiglio regionale voterà i nomi dei tre grandi elettori che rappresenteranno la Toscana per l’elezione del successore di Napolitano.

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