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Quirinale, Renzi si sfoga. Bersani: molestie quotidiane

Pierluigi Bersani
Pierluigi Bersani

FIRENZE – La mancata elezione di Matteo Renzi come delegato toscano per eleggere il presidente della Repubblica non finisce con il voto del consiglio regionale. Il sindaco posta su Facebook un amaro commento, che però si traduce in un nuovo atto d’accusa per i vertici del partito: “Fare il delegato regionale per eleggere il presidente della Repubblica non era un mio diritto. Lo avrei fatto volentieri, certo, orgoglioso di rappresentare Firenze e la Toscana. Le telefonate romane hanno cambiato le carte in tavola, peccato”. Renzi aggiunge: “Nessun dramma pero’, in politica puo’ succedere. Mi spiace soltanto, la doppiezza di chi parla in un modo e agisce in un altro. Ai doppiogiochisti dico: forse non riusciro’ a cambiare la politica. Ma la politica comunque non cambiera’ me. Io quando ho da dire qualcosa lo dico in faccia, a viso aperto e non mi nascondo dietro i giochini”.

Immediata e insolitamente dura la replica del segretario nazionale del partito. “Nella sequela di quotidiane molestie mi vedo oggi attribuiti non so quali giochini tesi ad impedire la nomina di Renzi a grande elettore per la Regione Toscana– sottolinea Bersani -. Smentisco dunque di aver deciso o anche solo suggerito, o anche solo pensato alcunché, a proposito di una scelta che riguarda ovviamente e unicamente il consiglio regionale della Toscana”.

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