Sgominata gang internazionale di albanesi, 37 arresti
FIRENZE – E’ ancora in corso in Italia e all’estero l’Operazione Sottotraccia: i carabinieri del Nucleo investigativo di Firenze, coadiuvati dai militari di altri comandi di altre città, hanno eseguito 26 misure cautelari in carcere, sulle 37 emesse nei confronti di altrettante persone accusate di traffico di stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento della permanenza degli immigrati clandestini in Italia, e sfruttamento della prostituzione. In totale, gli indagati sono 38.
L’organizzazione criminale è stata sgominata anche grazie al coordinamento del centro internazionale Eurojust dell’Aja, in Olanda. I destinatari dei provvedimenti restrittivi, infatti, risiedono non solo a Firenze e in altre città italiane, ma anche in Albania, Belgio, Francia, Olanda e Svizzera.
Aggiornamento delle ore 12.30Produzione e traffico di droga, immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione. Con questa accusa sono ancora in corso 37 ordini di custodia cautelare disposti dal Tribunale di Firenze, su richiesta del pubblico ministero Andrea Cusani, nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità albanese, dimoranti in Italia e all’estero. I Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Firenze, diretti dal tenente colonnello Alessandro Parisi, in collaborazione con i colleghi di altre città italiane, ne hanno già eseguiti già 15, di cui 5 a Firenze. Gli altri arresti sono stati eseguiti e sono in corso di esecuzione in Albania, Belgio, Francia, Olanda e Svizzera.
Sequestrati complessivamente oltre 6 chili di cocaina purissima e circa 50 chili di sostanza da taglio, per il confezionamento delle dosi, per la successiva immissione sul mercato fiorentino. Un valore che, prudenzialmente, si può stimare in almeno 1 milione di euro, al prezzo di vendita al consumatore finale.
L’operazione “Sottotraccia”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, nasce alla fine del 2009 da controlli effettuati sulle attività di prostituzione nella quartiere fiorentino di Novoli. Una lunga attività investigativa, fatta di intercettazioni, controlli e appostamenti, resa anche più difficile dal fatto che molti dei soggetti individuati era continuamente in movimento tra Italia ed estero. L’operazione nella sua evoluzione ha evidenziato che lo sfruttamento della prostituzione era solo una sorta di “paravento”, sotto il quale (da qui il nome “Sottotraccia”) operava una vera e propria organizzazione criminale, efficiente e ben radicata, dedita al ben più remunerativo traffico di stupefacenti.
Capo dell’organizzazione è il trentaduenne Hoxha Dritan, detto “il presuntuoso” ma con una decina di altri soprannomi o alias, già in carcere a Milano ed in precedenza anche a Genova. E’ stato anche accertato che durante la sua carcerazione era riuscito a mantenere contatti con l’esterno, attraverso parole in codice e gesti particolari, tanto da continuare di fatto a mantenere il comando dell’organizzazione, come è stato sottolineato stamani nella conferenza stampa con il Procuratore capo Giuseppe Quattrocchi ed il comandante provinciale dei carabinieri Andrea Taurelli Salimbeni. Del gruppo criminale fa parte anche una donna, Matilda Boja di 22 anni, compagna del capo e che è rapidamente ascesa al vertice dell’organizzazione.