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Rive dell’Arno, terre di nessuno: “Degrado a pochi metri dalle abitazioni” (FOTO)

Una delle discariche a cielo aperto presenti sulla riva sinistra dell'Arno
Una delle discariche a cielo aperto presenti sulla riva sinistra dell’Arno

FIRENZE – Il degrado e l’incuria corrono lungo le rive dell’Arno. Certamente, lungo l’argine sinistro del fiume, in particolare all’altezza di Mantignano, nei pressi della foce della Greve. Plastica, bottiglie, rifiuti: nel tratto “incriminato” sembra proprio non mancare nulla. “Si ha quasi la sensazione di trovarsi nel bel mezzo di una discarica”, tuona Roberta Pieraccioni, consigliera Pdl al Quartiere 4. L’esponente del centrodestra, assieme ad alcuni cittadini, ha effettuato un sopralluogo per verificare di persona le condizioni dell’area, registrando una situazione allarmante, di evidente abbandono e trascuratezza.

Alcuni scatti che testimoniano il degrado della zona: qui, sono visibili alcuni materiali in plastica abbandonati sull'erba
Alcuni scatti che testimoniano il degrado della zona: qui, sono visibili alcuni materiali in plastica abbandonati sull’erba

“La zona in questione – racconta Pieraccioni – era già stata al centro di una mozione del collega Matteo Fanelli, risalente al dicembre 2012. Tuttavia, le condizioni di degrado persistono, per questo motivo mi sono decisa a riproporre una seconda mozione in cui chiedo all’amministrazione di attivarsi per bonificare l’intero spazio e garantire le norme di legalità, igiene e sicurezza indispensabili per il decoro e il rispetto dell’ambiente”. Già, perché nell’area interessata, spiega la consigliera del Pdl, non si trovano soltanto oggetti e tubi in plastica abbandonati sul terreno, ma si possono scorgere con facilità persino frigoriferi, arredi da bar, materassi, legni e cartoni. Per non parlare poi delle taniche di plastica, delle borse, gli zaini e le carte che – a non molta distanza da alcuni orti privati – rendono il panorama tutt’altro che accettabile.

Ma non è tutto, fa notare ancora Pieraccioni. “In questo contesto, è stato infatti realizzato anche un accampamento rudimentale di capanne costruite con materiali di fortuna: strutture sporche e fatiscenti, non rispettose né delle norme igienico-sanitarie né tantomeno dignitose per i soggetti che alloggiano in questi ambienti abusivi. Tra gli abitanti, dalle informazioni raccolte, dovrebbe esserci anche un bambino“, rimarca la consigliera.

Le baracche abusive fotografate durante il sopralluogo
Le baracche abusive fotografate durante il sopralluogo

Le problematiche della riva sinistra dell’Arno non sono però le sole ad affliggere questa parte di Firenze: persino il percorso di accesso alla zona appare pieno di ostacoli e pericoli. Partendo dal campo rom del Poderaccio, e proseguendo lentamente verso la sponda sinistra del fiume, chiunque ha la possibilità di verificare di persona la drammatica situazione degli spazi cittadini in questione. Tra rifiuti distrutti, vecchie auto bruciate e mobili vari, lo scenario descritto dai cittadini e da Pieraccioni (e testimoniato alla perfezione dagli scatti effettuati sul posto) parla, non a caso, di reale disagio e mette in evidenza la necessità, urgente, di intervenire per sanare l’intero tragitto.

Il panorama, persino per arrivare sull'argine dell'Arno, appare in preda all'incuria
Altra incuria, altra sporcizia: il tragitto per arrivare sulla sponda sinistra del fiume è ancora preda del degrado

“Ci siamo trovati in un ambiente quasi apocalittico, nonostante fossimo a poche centinaia di metri dal centro abitato. Queste condizioni allarmanti non possono perdurare a lungo. Il Comune – termina l’esponente del Pdl – ci ascolti e restituisca alla città uno spazio ampio, che potrebbe essere utilizzato per la collettività e valorizzato”.

Vecchi mobili, frigoriferi: lungo la strada per arrivare alla riva sinistra sembra esserci di tutto
Vecchi mobili, frigoriferi, sedie: gli oggetti si trovano non lontano dai centri abitati

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Giulia Ghizzani

Giornalista

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