Quirinale, il Pd chiede il Napolitano bis. Renziani sotto accusa

FIRENZE – “Spero tanto che i grandi elettori facciano il loro dovere, con trasparenza e senza i disgustosi giochini di ieri…”, dice il sindaco Matteo Renzi subito prima di inaugurare la mostra dell’artigianato a Firenze.“Trovo inevitabile e saggio che Bersani abbia annunciato le sue dimissioni e spero che il mio partito possa subito uscire dalla delicata crisi che stiamo attraversando dal dopo elezioni: nel mio piccolo faro’ di tutto per dare una mano al Pd e al Paese”, ha aggiunto Renzi in un post su Facebook.

E mentre il Pd chiede ufficialmente a Giorgio Napolitano di restare per un bis, a Roma c’è grande preoccupazione fra i deputati e senatori vicini al sindaco di Firenze.Dopo il drammatico stop che ha portato solo 395 voti a Romano Prodi e le conseguenti dimissioni annunciate dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, i fedelissimi del sindaco si sentono nell’occhio del ciclone. Una buona parte della responsabilità del voto viene infatti attribuita proprio a loro. Anche se già ieri sera su Facebook due fedelissimi come Dario Nardella e Rosa Maria Di Giorgi hanno smentito fermamente tali illazioni.

“L’ultima che ho sentito é la vergognosa insinuazione che i parlamentari vicini a Renzi avrebbero votato contro – attacca Nardella -. Mi spiace ma quando noi abbiamo da fare critiche le diciamo apertamente come abbiamo fatto con la candidatura di Franco Marini che non abbiamo votato. Invece chi ha votato contro Prodi non ha fatto lo stesso. La verità è che un gruppo dirigente ha fatto errori gravi e ora dobbiamo rifondare da zero il Pd”.

Stamani Renzi prova a smorzare le polemiche: “Il Pd esiste. Ora c’e’ da risolvere la questione del presidente della Repubblica; un problema alla volta. Nelle sedi opportune arriverà la discussione sul Partito democratico”, ha detto alla Fortezza da Basso, aggiungendo che “se il presidente Napolitano accettasse un nuovo incarico al Quirinale sarebbe un fatto molto, molto positivo”