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Il Consiglio regionale sceglie i tre grandi elettori per il dopo Napolitano

Napolitano rieletto Capo dello Stato. Ma in piazza Montecitorio la folla protesta

Il Consiglio regionale sceglie i tre grandi elettori per il dopo Napolitano
Giorgio Napolitano rieletto Capo dello Stato

FIRENZE – Dopo lunghe giornate di votazioni finite nel nulla, a Roma – finalmente – c’è il nome del nuovo Capo dello Stato. Giorgio Napolitano ha superato il quorum dei 504 voti ed è stato rieletto presidente della Repubblica. Allo scattare del quorum si è registrato un lunghissimo applauso dall’emiciclo.

La notizia della rielezione di Napolitano – con 738 voti a favore – sta facendo intanto il giro del mondo. ”Giorgio Napolitano rieletto presidente dell’Italia”: la frase irrompe come ‘breaking news’ sui principali siti d’informazione mondiali, dalla tedesca Bild agli spagnoli El Mundo ed El Pais, dalla britannica Bbc fino ai francesi Le Figaro e Liberation.

Contemporaneamente, arrivano le prime reazioni dei politici locali. “Dopo averglielo chiesto, voto convinto Napolitano. Il paese per vivere deve passare da riforme profonde delle istituzioni altrimenti si rischia il collasso della democrazia. Preferisco che a guidare questo processo sia un uomo come Napolitano per la sua storia e per le sue idee. Può e deve essere il nostro De Gaulle”, ha affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sul suo profilo facebook. “E io – ha aggiunto Rossi – lo preferisco agli sbandamenti di chi urla al Parlamento di arrendersi perché circondato, di chi vuole annullare i partiti e i sindacati e vuole una democrazia diretta on line che si arroga il diritto di rappresentare tutti. Il passaggio ad una nuova Repubblica è drammatico – ha concluso- ma oggi sento che abbiamo fatto il passo giusto per iniziare”.

“Giorgio Napolitano è il presidente di tutti. La sua generosità anche personale sia un esempio per una classe politica che adesso o cambia o salta – ha affermato invece Matteo Renzi – Parlare oggi di golpe e marcia su Roma è vergognoso. Quanto al Pd, ora dobbiamo cambiare davvero senza paura parlando all’Italia. Restituendo speranza e cambiando molto. Ci proveremo”.

La nomina non ha mancato, tuttavia, di suscitare reazioni negative e malumori. Alcuni manifestanti in piazza Montecitorio hanno infatti strappato le loro tessere del Pd subito dopo l’annuncio dell’elezione di Napolitano a presidente della Repubblica. La notizia è stata accompagnata da numerose grida di protesta da parte della folla, soprattutto M5s, ”Vergogna, vergogna” e ”tutti a casa”.

”Entriamo, entriamo, fuori voi dentro noi”, hanno poi gridato alcuni dei presenti, non solo di militanti M5s. Un manifestante, il leader del popolo Viola Giancarlo Mascia, ha scavalcato le balaustre che circondano l’ingresso della Camera dei deputati e si è sdraiato in terra, poi, invitato dagli agenti di polizia, è tornato al suo posto, mentre altri manifestanti hanno chiesto ”di poter accedere allo spazio antistante la Camera perché la piazza è stracolma”.


Giulia Ghizzani

Giornalista

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