E dopo la partita tutti in campo per solidarietà
FIRENZE – L’uomo più atteso alla terza edizione della “Florence Footbal Cup” era il sindaco Renzi. Ma lui non è sceso in campo, non era neanche allo stadio. Pare avesse impegni più importanti in questo momento così intenso dal punto di vista politico.
La partita per beneficenza che è andata in scena dopo Fiorentina-Torino è stata comunque un successo. Certo, gli spalti offrivano un colpo d’occhio molto diverso rispetto a qualche ora prima, ma chi ha scelto di rimanere allo stadio si è comunque divertito. Anche ad ammirare la maglia della Florence Football Club 1898, la squadra più antica della città le sue strisce biancorosse, vestita nell’occasione da personalità importanti come dirigenti viola (su tutti il presidente del consiglio comunale, Giani), politici e tanti giornalisti.
Dall’altra parte, in maglia rigorosamente viola, molte vecchie glorie (Galbiati, Chiarugi, Desolati e il migliore in campo, Lorenzo Amoruso su tutti) che ovviamente avevano un tasso tecnico magiore e infatti hanno vinto 3-0. Nella ripresa, in realtà, i biancorossi avrebbero anche meritato il gol della bandiera. Ma questo è davvero il dato meno importante.
Ciò che conta è l’abbraccio finale tra le due squadre riunite a centrocampo e certificato dall’arbitro – anche lui vestito come a inizio novecento, con un’elegantissima divisa con camicia bianca, pantaloni (lunghi) e corpetto nero –, e soprattutto i soldi che sono stati raccolti in favore della fondazione Borgonovo, con la figlia di Stefano che era presente ed ha ringraziato tutta la città. Già, perché l’importante oggi era la solidarietà e quella quando si muove Firenze non manca davvero mai.