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Alcuni soci fondatori della Guild of the Dome

Una porta provvisoria per il Battistero di Firenze con le repliche di sette pannelli

Alcuni soci fondatori della Guild of the Dome
Alcuni soci fondatori della Guild of the Dome

FIRENZE – Una porta provvisoria per il Battistero di Firenze. Stamani, domenica 21 aprile alle 12, si è tenuta la presentazione della Porta Nord provvisoria (lato via Martelli) con le prime repliche di sette delle ventotto formelle che costituiscono la porta. Si tratta dell’Entrata in Gerusalemme, San Luca, Cristo che cammina sulle acque, l’Annunciazione, il Battesimo di Cristo, l’Adorazione dei Magi, la Natività.

Alla cerimonia sono intervenuti, oltre al presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore Franco Lucchesi, il presidente della Guild of the Dome, Enrico Marinelli, e quattro dei soci fondatori della Guild: James e Nancy Greenleaf (Usa), Thierry e Yasko Porte (Francia/Giappone), John Porter (Svizzera/Italia), Andrea e Emanuela Zambon (Italia). Corporazione, questa, formata da imprenditori di tutto il mondo che hanno reperito, per l’occasione, i necessari finanziamenti per sostenere l’opera. “Ciascuno dei donatori, che riceverà un pannello restaurato – ha affermato Franco Lucchesi – ha versato150mila euro”. L’obiettivo della Guild – che si propone di operarecon lo stesso intento che animava le Arti o Corporazioni fiorentine che finanziarono la costruzione del complesso oltre sette secoli fa – è quello di riunire sessanta imprenditori di tutto il mondo, tanti quanti sono i pannelli della Porta Nord più quelli della Porta Sud del Battistero, in modo che ciascuno contribuisca con la suddetta quota adottando un pannello e finanziandone così il restauro e la replica da porre al posto dell’originale. Per l’intero progetto saranno necessari oltre nove milioni di euro.

Franco Lucchesi, presidente dell'Opera di Santa Maria del Fiore
Franco Lucchesi, presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore presenta le formelle

Il 18 marzo la Porta Nord, monumentale capolavoro di Lorenzo Ghiberti, è stata smontata e trasportata nei laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze per essere restaurata – dopo ben 600 anni – sotto la direzione del soprintendente Marco Ciatti e della direttrice del settore bronzi e armi antiche, Maria Donata Mazzoni. Come per la Porta del Paradiso, anche l’originale della Porta Nord non tornerà più sul Battistero, dove sarà sostituita con una replica eseguita ad arte. Alla fine del restauro, previsto nell’autunno 2015, la Porta Nord sarà trasferita nel nuovo Museo dell’Opera di Santa del Fiore che sarà inaugurato in occasione della venuta a Firenze del Papa Francesco per il Convegno della Conferenza episcopale italiana.


stefania ressa

Giornalista

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