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Natale 2025

Matteo Renzi da Torriglia

Matteo Renzi rischia di fare la fine della Bella di Torriglia. Quella che, secondo un’antica filastrocca, tutti la vogliono ma nessuno se la piglia. Adulato e rincorso da molti, specie per il suo convincimento che la classe politica va rinnovata, anzi rottamata, ora si trova ad un importante bivio del suo destino pubblico.

Si rincorrono voci e tam tam circa un possibile incarico per la formazione del nuovo governo. Ma già da Pd, Pdl e Lista Civica si avanzano riserve e perplessità.

Il rottamatore fa comodo quando porta voti e simpatie, ma meglio non metterlo alla prova. Poco esperto, si dice, specie sul piano internazionale. Lo scoprono ora?

Renzi stesso è sembrato esitare: prima fa sapere che se chiamato dal Colle non potrebbe tirarsi indietro, poi dichiara che la sua candidatura è “la più sorprendente e la meno probabile”. Tira aria di tranello, di fuoco amico e non vorrebbe caderci. Finendo per essere il quarto impallinato, dopo Marini, Prodi e lo stesso Bersani. È il destino di chi vola basso, a quota tiro al piccione. Le aquile non corrono questi rischi, ma sono una razza ormai in estinzione.


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Sandro Addario

Giornalista

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