Scritta inquietante: “In piazzale Loreto c’è ancora posto”
FIRENZE – «In piazzale Loreto c’è ancora posto». Questa una delle tre scritte apparse stamattina sui muri di via Bolognese a Firenze , accompagnate da una falce e martello, poco distanti dal luogo dove sorgeva Villa Triste, uno dei luoghi dove venivano condotti – dal 1943 al 1944 – esponenti della resistenza ai nazifascisti. Tra questi anche Bruno Fanciullacci, accusato dell’uccisione del filosofo Giovanni Gentile. Anche per lui una scritta: “Onore a Fanciullacci” e più avanti “Repubblichini assassini”.
Su queste scritte sta indagando la Digos della questura per risalire agli autori del gesto e per sollecitarne una rapida cancellazione dalle strutture del comune competenti.
Nella mattinata c’è stata la celebrazione ufficiale del 25 aprile con la deposizione di corone al monumento ai Caduti di tutte le guerre in piazza dell’Unità d’Italia ed un corteo che si è mosso per le vie centro fino a Palazzo Vecchio guidato dal sindaco Matteo Renzi con le massime autorità cittadine.
“Dal 25 aprile arriva un messaggio di speranza -ha detto Renzi durante il suo intervento ufficiale – il 25 aprile è la vittoria della speranza sulla disperazione. Durante il corteo ho notato la gioia della gente, felice per appartenere a una storia, a un qualcosa di grande. Le istituzioni hanno il compito di tenere uniti i valori fondanti di una comunità, in un’epoca in cui si sbriciolano le appartenenze”.
“La storia non si cancella – ha aggiunto il sindaco – la Resistenza non si resetta, costituisce le basi condivise del nostro futuro. La storia si rispetta, qualcuno può volerla cancellare, ma la storia va custodita, per riprendere il tema del ‘custodire’ come ha detto Papa Francesco”.
Il coordinatore cittadino del Pdl, Gabriele Toccafondi, ha detto in una nota: “La sinistra apra gli occhi, la giornata della liberazione sia festa di vera riconciliazione nazionale, di concordia e di libertà. L’avversario politico non può essere mai un nemico, non è possibile ridurre a zero l’altro, un concetto attuale più che mai”.
“E’ dovere di ogni cittadino – ha aggiunto l’esponente del Pdl – ricordare il sacrificio di coloro che hanno fatto la resistenza e allo stesso tempo ricordare la generosità di tanti giovani soldati venuti da paesi lontani e caduti per ridare la libertà al popolo italiano”.
paolo
Sui muri di Firenze due anni fa c’era scritto anche “Padoin boia”. Era la prova che centri sociali e antagonisti reagivano perché erano controllati e seguiti assiduamente da forze dell’ordine e magistratura, con l’apporto propulsivo del prefetto. Anche oggi quest’opera viene continuata, i soliti noti vengono seguiti con attenzione, le scritte infamanti e vergognose come quelle riportata da firenzepost continuano a comparire ancora sui muri. La procura agisce con puntualità contro queste manifestazioni e i suoi autori, ma finché non si arriverà a condanne esemplari, non si otterranno risultati concreti. Purtroppo la nostra legislazione è articolata in modo tale che è difficile incidere più di tanto su questi fenomeni: le leggi, pare strano, sono sempre dalla parte di chi infrange le regole. Paolo Padoin