Comuni, verso una Grande Firenze?
FIRENZE – Se ne parla da almeno dieci anni, ma è sempre stato un obiettivo dai risvolti oscuri e di lunghissimo periodo, per non dire irraggiungibile. Oggi però, dopo l’esito dei referendum che si sono svolti in Toscana il 21 e 22 aprile, è tornato di attualità il vecchio tema della possibile fusione dei Comuni di Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa e Lastra a Signa. E questa volta l’obiettivo è ancora più ambizioso: arrivare alla Grande Firenze, coinvolgendo anche il capoluogo e Bagno a Ripoli, Pontassieve, Calenzano, Impruneta e Fiesole.
Alla “Grande Firenze” è dedicato un dibattito sabato 4 maggio, con inizio alle ore 10, nella sala Giordano di Palazzo Medici Riccardi. Fra gli altri parteciperanno il presidente della Provincia, Andrea Barducci, il sociologo Enrico Finzi, i soprintendenti Cristina Acidini e Alessandra Marino e l’urbanista Enrico Amante.
Con la “Grande Firenze” verrebbe costituta un’entità amministrativa d quasi 700mila abitanti, con maggiori possibilità di coordinamento fra i territori, minori costi della politica, ma anche con il rischio che un “mostro” amministrativo allontani ancora di più i cittadini dalla loro città e che i costi adesso sostenuti dal solo capoluogo siano spalmati anche su tutti i cittadini dell’hinterland, senza che ne traggano grandi benefici. Pro e contro che saranno analizzati sul piano tecnico, anche se i passi per quello politico sono ancora tutti da costruire.